Grande concerto dei Lou Dalfin per «Tra le rocce e il cielo»
Si terrà alle 21 di sabato 31 agosto al Tendone di Riva di Vallarsa – Ingresso libero
Il concerto dei Lou Dalfin sarà il momento clou della giornata che Tra le rocce e il cielo dedica alle minoranze linguistiche.
Il festival della montagna che si svolge in Vallarsa dal 29 agosto al 1 settembre, sabato 31 agosto si concentra infatti sulle lingue delle minoranze.
Lo fa grazie a un convegno realizzato In collaborazione con il concorso Mendranzes-n-poejia, e con il Premio Ostana, scritture in lingua madre, durante il quale specialisti di linguistica, organizzatori di premi letterari ed autori si confronteranno sul tema della scrittura in lingua madre.
«Le parole del cuore, Lingua e appartenenza nelle letterature delle Minoranze» si svolgerà alla sala dell’ex-scuola di Obra a partire dalle 9.
La giornata culminerà con il concerto del Lou Dalfin, il gruppo che ha portato la musica occitana in giro per il mondo.
Il gruppo musicale fondato da Sergio Berardo, nato nel 1982 come gruppo di folk revival, ha dato vita a un genere, la Danza Canzone, cantata in occitano, caratterizzata da una commistione di antico e nuovo, nel rispetto dei canoni della danza tradizionale.
Oggi i Lou Dalfin hanno alle spalle trent’anni di carriera, 11 album, un impressionante numero di collaborazioni, più di 1.200 concerti e un premio Tenco per il miglior album in dialetto dell’anno (vinto nel 2004 a Sanremo con l’album «L’òste dal Diau»).
Sergio Berardo ha avuto il merito di recuperare, attualizzandoli con un sound contemporaneo, sonorità e passi di danza che si erano andati perdendo nella memoria. Il grande successo riscosso al giorno d’oggi dalle feste occitane mostra come queste radici siano ancora profondamente sentite, e come le sonorità di cornamuse e ghironde possano tuttora coinvolgere in modo entusiasmante la gente di tutte le età.
«La ghironda – spiega Sergio Berardo nell’intervista rilasciata a Tra le Rocce e il cielo - è uno strumento che si era estinto, ma rimaneva ancorato all’immaginario attraverso storie e ricordi.
«Così è stato possibile farlo rivivere, in qualche modo reinventare una tradizione. Tutto si è evoluto: il modo di stare di strumenti come la ghironda assieme ad altri strumenti, sempre nel rispetto degli stilemi della musica popolare e della danza tradizionale; ma si sono rinnovati testi e armonie.»
Innovazione in una cultura antica come la tradizione occitana, che si rifà alla lingua d’Oc, parlata dalle valli piemontesi ai Pirenei, dal Massiccio centrale alla Valle del Rodano, diffusa in Europa attraverso la musica dei trovatori medioevali e le danze di gruppo.
«Noi non facciamo e non vogliamo fare musica tradizionale, noi vogliamo fare musica popolare. Abbiamo cercato di fare una musica per quelli che vogliono andare alle feste, divertirsi, ballare, insomma quelli che volevano usare la musica popolare per lo scopo che più le è proprio: aggregazione e festa».
Il concerto dei Lou Dalfin, al Tendone di Riva di Vallarsa, sabato 31 agosto comincerà alle 21. L’ingresso e libero.
Vincenzo Barba e i ballerini dell’associazione Danzare la pace apriranno le danze e guideranno chi vorrà seguire i coinvolgenti ritmi dei Lou Dalfin.
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