Al vescovo Tisi la statuina dell’infermiera per il presepe 2020
È un dono di Coldiretti e Confartigianato come simbolo dell’impegno della sanità
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La statuina dell’infermiera anti Covid, il nuovo personaggio del Presepe 2020 creato per simboleggiare l’impegno di tutto il mondo della sanità e della cura, è stata donata al vescovo di Trento Mons. Lauro Tisi dal presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi e dal direttore Enzo Bottos.
Presente alla cerimonia anche il presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Marco Segatta.
Si tratta di un’iniziativa avviata a livello nazionale da Coldiretti insieme a Confartigianato.
Il nuovo personaggio del Presepe 2020 è appunto l’infermiera impegnata a salvare la vita delle persone colpite dal Covid-19 ed è raffigurata in una statuina realizzata da un laboratorio di arte presepiale di Napoli associato a Confartigianato.
Coldiretti e Confartigianato, a livello nazionale, hanno voluto così avviare un’iniziativa pluriennale per valorizzare la tradizione del Presepe mettendo in evidenza i mestieri che aggiornano e attualizzano i personaggi del Presepe.
L’iniziativa infatti non è a sé stante, ma rientra in un progetto che prevede
ogni anno, in tutte le province italiane, la consegna ai vescovi delle Diocesi di una statuina, «la statuina dell’anno», che mette in evidenza i mestieri che aggiornano e attualizzano i personaggi del presepe.
«Artigianato e agricoltura significa imprese che fanno comunità. Ed è stato dimostrato anche in questa terribile circostanza della pandemia, garantendo prodotti e servizi indispensabili alle persone, - afferma il presidente di Coldiretti Gianluca Barbacovi. - La statuina è un doveroso tributo agli operatori sanitari che sono in prima linea contro il Covid-19 per salvare vite, ma è anche simbolo di solidarietà, impegno e coraggio delle migliaia di imprenditori che da mesi ogni giorno, silenziosi, tengono duro con grande difficoltà per costruire la rinascita del tessuto produttivo del nostro Paese.»
La consegna si è tenuta nella sede del palazzo Vescovile, in piazza Fiera.
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