Al Vescovo Tisi la statuina della florovivaista per il presepe
Il personaggio del presepe 2022, la florovivaista, è stata donata dal presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi e dal direttore Enzo Bottos
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Il personaggio del presepe 2022, la florovivaista, è stata donata al vescovo di Trento Mons. Lauro Tisi dal presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi e dal direttore Enzo Bottos. Presente alla cerimonia anche il vice presidente vicario dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Stefano Debortoli e la vice presidente aggiunto Barbara Tomasoni.
Obiettivo di questa iniziativa promossa da Coldiretti e Confartigianato su tutto il territorio nazionale è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro.
Quest’anno è stata scelta la florovivaista che ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. Inserire questa «nuova» figura, simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita.
«Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù – ha affermato il presidente di Coldiretti trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi - ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, dalle oche alle galline, fino a cani e gatti per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra.
«La statuina 2023 rappresenta il florovivaismo, un comparto strategico del Made in Italy che coinvolge oltre 20mila imprese impegnate nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio. Si tratta dell’espressione di una agricoltura multifunzionale capace di generare esternalità positive per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche.
«Un lavoro antico e prezioso che trova riconoscimento nella maggioranza delle case degli italiani che durante le festività sono colorate e profumate da piante e fiori tipici del Natale».
«La statuina è stata creata con le mani e con il cuore da un artigianato che ha voluto trasmettere attraverso questo soggetto la speranza che il pianeta in cui viviamo venga preservato a dovere per le generazioni future. Per noi questa occasione è motivo di grande orgoglio e soddisfazione» - ha aggiunto Barbara Tomasoni.
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