Venerdì 2 maggio Reinhold Messner al 62° Film Festival
Ripercorrerà all’Auditorium di Trento la storia e le gesta dell’alpinismo femminile
Venerdì 2 maggio è la giornata di Reinhold Messner al Trento Film Festival che insieme a molte prestigiose protagoniste di ieri e di oggi ripercorrerà sul palco dell’Auditorium di Trento la storia e le gesta dell’alpinismo femminile; nel programma della giornata anche la consegna dei Premi SA, il convegno del GISM sull’etica gli incontri letterari con gli autori Mirella Tenderini e Franco Michieli.
GLI EVENTI DELLA GIORNATA
h. 10.00 Convegno GISM
ALPINISMO, DONO PER L'UMANITÀ
Con Spiro Dalla Porta-Xydias, Dante Colli, Gabriella Pison, Marco Pavan, Andrea Bianchi e Giovanni Di Vecchia. Modera Irene Affentranger. Le singole relazioni saranno commentante al violoncello da Elida Frausin.
Convegno organizzato dal GISM – Gruppo Italiano Scrittori di Montagna - sul concetto etico di alpinismo: l'ascensione, essendo innanzi tutto di natura etica e non sportivo/gestuale, rappresenta per l'uomo cosciente o non cosciente un innalzamento spirituale caratterizzato dalla gratuità ideale, che gli permette di evadere dai coinvolgimenti materiali e pratici che caratterizzano oggi il nostro quotidiano.
Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Via Garibaldi, 33
Il GISM – Gruppo Italiano Scrittori di Montagna – è nato nel 1929 come reazione al trasferimento a Roma del Club Alpino Italiano, quale Ente aggregato al CONI e con l’intento di raccogliere gli alpinisti e gli amanti della montagna spiritualmente più provveduti. In contrapposizione alla pratica degli alpinismo inteso come sport acrobatico si voleva mettere in risalto – tramite gli scritti di autorevoli frequentatori della montagna – gli ideali già additati dai pionieri, da Quintino Sella in poi, inculcando nei giovani soprattutto l’amore per le nostre montagne. La sigla GISM (Gloriae Itinera Super Montes) venne interpretata come associazione di persone che ai monti dedicano attività artistico-culturale (scrittori, pittori, architetti, fotografi, giornalisti) e cioè gruppo di letteratura arte e cultura alpina.
h. 10.00 Apertura
19ª Mostra Mercato Internazionale delle Librerie Antiquarie della Montagna.
Spazio espositivo MontagnaLibri, Piazza Fiera
Un’opportunità unica di sfogliare, consultare, acquistare antichi e preziosi libri di montagna, ma anche cartoline, fotografie, stampe, incisioni, manifesti e rarità legate alla pratica dell’alpinismo.
Le librerie partecipanti sono:
- Antiquariat & Galerie di Tausch Dieter – Austria
- Antiquariat di Strasser Axel – Germania
- Itinera Alpina di Recalcati Angelo – Italia
- Studio Bibliografico Adige di Casagranda Maurizio & Rizzo Francesco – Italia
- Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni - Italia
- Studio Bibliografico Il Piacere e il Dovere di Andrea Donati – Italia
h. 16.00 Emozioni tra le pagine
TUTTI GLI UOMINI DEL K2 di Mirella Tenderini, Ed. Corbaccio
Carlo Ancona dialoga con l'autrice. Intervengono Kurt Diemberger e Ugo Angelino
C’è il K2 del Duca degli Abruzzi, quello di Houston, quello di Desio, di Bonatti, di Diemberger, di Viesturs… Ogni salita è una storia a sé, un’avventura diversa da tutte le altre. In questo libro, invece, Mirella Tenderini racconta la montagna; è lei la protagonista e l’artefice del destino di centinaia di uomini che da secoli l’hanno ammirata, idolatrata, salita, esplorata, oppure ancora conquistata, espugnata. In quest’ultima accezione il K2 è la montagna degli italiani e la spedizione guidata da Desio nel 1954 è uno spartiacque nella storia del K2 e delle spedizioni alpinistiche. Il modo in cui fu condotta e le polemiche che ha scatenato sono tutt’ora materia incandescente che ha ancora tanti lati oscuri e che l’autrice riesce a mettere a fuoco ripercorrendo tutte le tappe che portarono al raggiungimento della vetta.
Una storia di uomini, di rivalità, di generosità e di contrasti, di nazionalismi e individualismi. Una storia sportiva, politica, ma soprattutto la storia dell’Ottomila più difficile della Terra.
Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Via Garibaldi, 33
Mirella Tenderini vive ai Piani Resinelli sopra Lecco è giornalista, scrittrice, una vita dedicata all'avventura, alla ricerca, ai monti. E’ autrice di numerose biografie e libri sul tema montagna – esplorazione – avventura.
h. 18.00 PREMIO SAT 2014
Interviene il coro della SAT
Il Premio SAT è articolato in tre Categorie: Sociale, Alpinistica e Storico-scientifica-letteraria. Il riconoscimento simbolico consiste in una litografia appositamente realizzata dal grande artista trentino Remo Wolf e da una spilla in argento.
Sala Conferenze SAT, via Manci 57
h. 18.00 Prima a … ROCCABRUNA
HUASCARÁN 1993. VERSO L'ALTO. VERSO L'ALTRO di Franco Michieli, Ed. CAI Cedegolo
Una storia di alpinisti della Valle Camonica e di operatori volontari, in Perù al cospetto delle Ande, di fronte alla povertà, al mistero della morte sulla Via Casarotto al Huascarán Norte e al riscatto della solidarietà. Roberto Mantovani dialoga con l'autore
Palazzo Roccabruna, Via Santa Trinità, 24
La grande, concava ed enigmatica parete del Nevado Huascarán Norte, nel cuore delle Ande peruviane, è teatro di due epiche vicende alpinistiche che sfuggono ai comuni canoni di valutazione.
La prima è l’odissea di Renato Casarotto durata 17 giorni, che nel 1977 scopre e scala una linea sottile al riparo dalle scariche di pietre e ghiaccio: a 36 anni da quei giorni, resta l’unico ad averla percorsa.
Nel 1993 la spedizione italiana della Sezione di Cedegolo del Club Alpino Italiano ne tenta la ripetizione. Il motto è inusuale: «salire in alto per aiutare chi sta in basso».
L’impresa vuole attirare l’attenzione sulla povertà dei campesinos e contribuire alla costruzione dell’ospedale di Chacas, in collaborazione con il movimento di volontariato Operazione Mato Grosso.
La cordata di punta, composta da Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli, si avvicina alla vetta, ma non potrà toccarla. Nella vastità delle vicende del mondo, vittorie e sconfitte paiono scambiarsi i significati, e divengono riferimenti per una storia corale.
Franco Michieli. Classe 1962, geografo, redattore per molti anni delle riviste Alp e RdM, originale esploratore e garante internazionale di Mountain Wilderness, è tra gli italiani più esperti nel campo delle grandi traversate a piedi di catene montuose e terre selvagge.
Dopo i percorsi integrali delle Alpi (81 giorni), dei Pirenei (39 giorni), della Norvegia (150 giorni) e dell’Islanda (33 giorni) compiuti da giovanissimo, continua la ricerca dei significati dell’esplorazione, specie nelle terre artiche e sulle Ande, dove ha attraversato numerose cordilleras collaborando alla formazione di guide locali, ma anche sulle montagne di casa.
Dal 1998 propone una testimonianza controcorrente rispetto a una civiltà sempre più virtuale: con uno o due compagni attraversa a piedi terre impervie interpretandole esclusivamente con occhi e facoltà umani, in vero isolamento nella natura: senza Gps, strumenti ricetrasmittenti, mappe, bussola e orologio, cioè come un animale migratore o un umano antico, mostrando che nel rapporto concreto fra uomo e natura si trovano molte soluzioni che la civiltà ipertecnologica ha dimenticato.
Sul tema tiene corsi e seminari per professionisti o semplici appassionati. Collabora con trasmissioni televisive naturalistiche. Ha raccontato le sue esperienze in centinaia di articoli, conferenze e nel film La via invisibile.
Roberto Mantovani. Nato nel 1954 a Torre Pellice, dove risiede attualmente, è giornalista professionista e storico dell’alpinismo europeo ed extraeuropeo.
Ha cominciato ad occuparsi di montagna da giovanissimo, prima come escursionista, alpinista e sciatore e successivamente (senza abbandonare mai l’attività sul terreno) come studioso.
Ha diretto per molti anni la Rivista della Montagna, un periodico presente sul mercato sin dal 1970, e infine, prima di chiudere la collaborazione con l’editrice Vivalda, ha preso le redini dei numeri speciali di Alp.
Ha lavorato anche per cinque anni al Museo nazionale della montagna. Oltre ad aver maturato una lunga esperienza nel settore editoriale, ha pubblicato una ventina di libri per vari editori (Mondadori, De Agostini, White Star, Fabbri, Cda, Priuli & Verlucca, Eventi & Progetti). Negli anni ’80 e ’90, ha curato l’intera sezione alpinistica di tre successive edizioni della grande enciclopedia La Montagna della De Agostini.
Si è occupato inoltre di multivision, cinema, allestimenti mostre, spettacoli teatrali, talk show, festival cinematografici legati alla montagna. Negli ultimi quattro anni è stato collaboratore fisso della trasmissione TGR Montagne di Rai2.
h. 21.00 Serata alpinistica
REINHOLD MESSNER in GRIMPEZ, LES FEMMES!
Con Marianne Chapuisat, Vitty Frismon, Luisa Iovane, Maryna Kopteva, Oh Eun Sun, Angelika Rainer e Junko Tabei. Con la partecipazione straordinaria di Krzysztof Wielicki. Con Virna Pierobon.
Intermezzi musicali di Nikolay Nikolov Atanassov.
Auditorium S. Chiara, Via Santa Croce, 67
Reinhold Messner, sarà anche quest'anno il regista di una serata evento del Trento Film Festival, venerdì 2 maggio all'Auditorium S. Chiara. Insieme ad un parterre eccezionale di protagoniste, Messner ripercorrerà la storia dell'alpinismo dal punto di vista delle donne.
Dalle prime signore che in abiti lunghi e alpenstock hanno sfidato le alte quote del Monte Bianco, come la cameriera di Chamonix Marie Paradis e la nobildonna Henriette d'Angeville, ad alcune celebri teste incoronate con la passione per la montagna come l’Imperatrice d’Austria e Ungheria “Sissi”, Margherita e Maria Josè di Savoia, la regina del Belgio Astrid.
Nelle Dolomiti invece i primi decenni del 1900 registrano le scalate di Beatrice Thomasson in Marmolada, Mina Preuss sul Campanile basso, le campagne di May Norman Neruda insieme al marito Ludwig Norman Neruda. E poi su difficoltà sempre più alte Mary Varale, Nini Pietrasanta, Paula Wiesinger, Micheline Morin, Loulou Bulaz e Claude Kogan - ospiti di numerose edizioni del Trento Film Festival negli anni '50 - fino alle alpiniste che hanno ripetuto in libera, in solitaria, in inverno le grandi vie delle Alpi o hanno sfidato per prime gli ottomila.
Grimpez, les Femmes! è il titolo di questa serata e tra le protagoniste Junko Tabei, la giapponese prima donna sull'Everest, Oh Eun Sun, la coreana prima donna a salire tutti i 14 ottomila, Luisa Jovane e Vitty Frismon per due generazioni di alpiniste che hanno scalato le più belle pareti delle Dolomiti e nel caso di Luisa Jovane tra le prima ad abbracciare la dimensione sportiva e agonistica dell’arrampicata; la svizzera Marianne Chapuisat, prima alpinista su un ottomila in inverno, l'ucraina Maryna Kopteva che insieme ad Anna Yasinskaya e alla russa Galina Chibitok nel 2012 ha aperto in 38 giorni una nuova via sulla parete nord ovest della Grande Torre di Trango in Pakistan, salita che le è valso il Karl Unterkircher Award 2012; e ancora la giovane arrampicatrice Angelika Rainer che passa tranquillamente e arrampicate estreme su roccia alle competizioni sulle pareti di ghiaccio (ice climbing) specialità nella quale si è laureata campionessa mondiale. Ad un altro grande alpinista, ospite di questa serata, Krzystof Wielicky, il compito di ricordare, dialogando con la giornalista Virna Pierobon, un'altra “signora” degli ottomila, la polacca Wanda Rutkiewicz.
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