Incontro tra il Presidente Rossi e il Trento Film Festival
I numeri dell’edizione 2015 confermano il continuo successo della rassegna: 17.000 spettatori consolidati
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Una delegazione del Trento Film Festival, guidata dal presidente Roberto De Martin, è stata ricevuta dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi.
Durante l’incontro, al quale hanno preso parte anche il vicepresidente e la direttrice della rassegna cinematografica, rispettivamente Franco de Battaglia e Luana Bisesti, sono state illustrate le iniziative di successo realizzate recentemente dal festival e sono state presentate le prime anticipazioni dell’edizione autunnale della rassegna che si svolgerà a Bolzano dal 24 settembre al 4 ottobre.
«La Provincia autonoma di Trento – ha spiegato Roberto De Martin – ha sempre sostenuto con entusiasmo l’attività del Trento Film Festival che rappresenta una delle maggiori espressioni dell’identità trentina della montagna, capace di coinvolgere un pubblico numerosissimo proveniente da tutte le regioni d’Italia e da numerosi paesi del mondo. In quest’ottica ci sembra quindi un dovere, non solo per i rapporti di partnership, ma anche morale condividere questo successo con il Presidente della Provincia che rappresenta il nostro territorio, nel quale siamo nati e continuiamo a crescere, acquisendo sempre più una dimensione internazionale. In questo senso abbiamo anche partecipato all’Expo di Milano 2015 in seno alle iniziative organizzate prima dalla Fao «Mountain week» e poi dall’Euregio, proprio per la nostra caratteristica di festival in grado di unire le composite realtà del mondo della montagna di Trento, Bolzano e Innsbruck.»
«Il Trento Film Festival – ha evidenziato il Presidente della Provincia, Ugo Rossi – rappresenta una delle manifestazioni culturali e sociali più significative del nostro territorio, espressione, insieme ad altre realtà, dei valori derivanti dall’autonomia. In questo senso la città dovrebbe puntare su una proposta promozionale integrata tra tutte quelle espressioni e manifestazioni culturali che caratterizzano il nostra provincia, come per esempio, oltre al Trento Film Festival, il Festival dell’Economia, le feste Vigiliane, la Festa di San Giuseppe.»
Il Trento Film Festival, la prima e più antica rassegna cinematografia al mondo dedicata alla montagna, all’esplorazione e all’avventura, oggi è considerato, in Italia e all’estero, l’evento di riferimento anche per la nascita di nuove manifestazioni del suo genere.
«Il nostro è stato il primo festival al mondo dedicato alla montagna, nascendo 63 anni fa – ha aggiunto Franco de Battaglia – un periodo durante il quale sono poi nati circa una trentina di nuovi festival, non facendo però perdere al nostro quella primogenitura e quella forza evocativa che lo portano, ancora oggi, ad essere la manifestazione di riferimento per la creazione di nuove rassegna cinematografiche dedicate alla montagna, così come ha dimostrato, per esempio, la presenza, durante l’ultima edizione, di una nutrita delegazione di un nuovo festival della Corea del Sud che debutterà nel 2016.»
L’ultima edizione del Festival che si è chiusa lo scorso maggio, ha registrato risultati positivi, confermando i trend degli ultimi anni.
«Durante le proiezioni cinematografiche della 63ª edizione che si sono tenute nei cinema Modena e Vittoria – ha spiegato la direttrice della rassegna, Luana Bisesti – si è registrata un’affluenza di pubblico di circa 17mila persone, più altre 3 mila che hanno assistito alle proiezioni che si sono svolte al Muse di Trento, al teatro Gries di Bolzano e ala cineteca di Milano. Alle serate evento hanno partecipato 3.400 persone, di cui oltre 2 mila solo per le serate alpinistiche. MontagnaLibri, la rassegna internazionale dedicata all’editoria di montagna ha fatto registrare un’affluenza di pubblico di quasi 29 mila persone e di circa 4 mila agli appuntamenti letterari. Il festival è riuscito a coinvolgere molto bene anche i giovani, con l’iniziativa del Parco dei Mestieri che ha registrato un’affluenza di 5.600 persone, con partecipazione di 21 scuole, tra elementari e medie, confermando ancora una volta l’attenzione particolare che la rassegna riserva ai ragazzi che rappresentano il nostro futuro.»
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