Con l’anteprima di «Passeri» inizia il viaggio verso l'Islanda
Trento Film Festival: martedì 14 marzo al cinema Astra di Trento la proiezione del film del regista islandese Rúnar Rúnarsson
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Martedì 14 marzo, alle 21, al cinema Astra di Trento (Corso Michelangelo Buonarroti 16) continua la rassegna «Avvicinamenti» con la proiezione del film Passeri del regista islandese Rúnar Rúnarsson, che anticipa il programma «Destinazione..Islanda» della 65ª edizione del Trento Film Festival.
Con la rassegna di film dedicata all'Islanda, il festival farà un vero e proprio viaggio alla scoperta del rapporto tra gli Islandesi e la loro terra, con la natura, gli animali, ma anche delle battaglie a difesa dell'ambiente, delle conseguenze sociali causate dalla crisi finanziaria e dalle rapide trasformazioni dell'industria ittica, i cui interessi mettono a rischio un intero stile di vita e di organizzazione sociale basati tradizionalmente sull’attività della pesca.
Il film Passeri, secondo lungometraggio di Rúnar Rúnarsson (Islanda/2015/99'), successo internazionale presentato alla 40ª edizione del Toronto Film Festival, è un racconto di formazione ambientato in un piccolo villaggio islandese.
Protagonista del racconto è Ari, un ragazzo di sedici anni costretto a lasciare Reykjavik contro il proprio volere perché la madre ha deciso di partire per l'Africa con il nuovo compagno.
Ari torna così a vivere col padre, nel paesino al Nord Ovest dove è cresciuto e dove c'è poca differenza tra il giorno e la notte, faticando ad adattarsi e a trovare un motivo di gioia: il padre vive in una spirale alcolica e vittimista e, fatta eccezione per una vecchia amica d'infanzia, il ragazzo non ha amici né affetti.
Di fronte a questa situazione, immersa nella luce diurna e notturna dell'estate islandese, Ari capisce che deve reagire, affrontando la vita e diventando adulto.
Passeri conferma il talento mostrato dal giovane regista Rúnarsson in Volcano, il suo precedente film: la capacità di mostrare con accuratezza e misura la dimensione intima del giovane Ari e quella di raccontare il contesto sociale in cui la storia si sviluppa permettono allo spettatore non solo di identificarsi e appassionarsi profondamente alle vicende del protagonista, ma anche di scoprire una parte autentica e poco «patinata» della società islandese.
Il successivo appuntamento di «Avvicinamenti» (martedì 21 marzo, alle 17.30 e alle 20.45) vedrà il debutto della rassegna al Cineforum Teatro San Marco (Via San Bernardino 6) con l’affascinante Athos di Peter Bardehle e Andreas Martin.
Grazie a questo film gli spettatori avranno l'opportunità di scoprire uno dei luoghi più spirituali, misteriosi e inaccessibili al mondo, il Monte Athos in Grecia, un territorio autonomo gestito dai monaci, vietato a donne e turisti.
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