Domani la presentazione pubblica dei vincitori del Premio ITAS
L’astronauta Umberto Guidoni e l’attrice Teresa Mannino al 65° Trento Film Festival
L’attrice Teresa Mannino e l’astronauta Umberto Guidoni saranno i protagonisti dell’evento «Sos Terra, abbiamo un problema», il nuovo spettacolare e appassionante appuntamento del Trento Film Festival, il 3 maggio, alle 21, presso l’auditorium Santa Chiara.
L’evento è organizzato in collaborazione con il Muse. L’evento, tra teatro e divulgazione scientifica, è dedicato al pianeta Terra e ai complessi problemi ambientali legati al riscaldamento globale.
L’attrice e comica Mannino sarà protagonista della «copertina» dello spettacolo con la sua graffiante, sottile e intelligente comicità.
A seguire l’intervento dell’astronauta Guidoni che poterà lo spettatore in uno straordinario viaggio nel cosmo e nel nostro pianeta visto dallo spazio. Compagni di viaggio di Guidoni saranno il meteorologo Luca Lombroso, scrittore e divulgatore ambientale, noto al pubblico televisivo per la partecipazione per diversi anni alla trasmissione «Che Tempo Che Fa» condotta da Fabio Fazio su Rai 3 e il giornalista Giorgio Zanchini, celebre voce di Rai Radio1, conduttore della trasmissione «Radio Anch’io».
L’evento speciale della settima giornata del Trento Film Festival si arricchisce del programma cinematografico e della presentazione pubblica dei vincitori del Premio ITAS (ore 11, presso la sala conferenze della Fondazione Bruno Kessler, via Santa Croce, 77).
Tra gli eventi cinematografici da segnalare la proiezione di «Suisse-Nepal. Le sauvetage en partage» di Benoit Aymon sulla storia di Bruno Jelk e Gerold Biner che decidono di trasmettere alle popolazioni nepalesi le conoscenze per diventare autonomi nell’organizzazione dei soccorsi in quota (al Supercinema Vittoria, ore 19.00).
A seguire, alle ore 21, la proiezione del film, in prima italiana, di White Sun di Deepak Rauniyar (Supercinema Vittoria, alle ore 21) documentario girato in Nepal con protagonista Chandra che alla morte del padre torna al suo villaggio di montagna dopo dieci anni di assenza: qui ritroverà il fratello Suraj, con cui il rapporto può essere ormai considerato irrimediabilmente compromesso.
Per il focus sull’Islanda il documentario The more you know di Karna Sigurdardottir sul viaggio in Islanda del giovane designer inglese Max Lamb dove incontra Vilmundur, uno scienziato autodidatta che ha dedicato tutte le sue energie a cercare di capire come la natura dia forma alle cose (al cinema Modena, alle 17.15).
A seguire si terrà la proiezione di Iceland: year zero dedicato all’anno del fallimento, il 2008, delle tre principali banche islandesi, che ha portato l’intero Paese alla bancarotta: in migliaia persero risparmi, lavoro e speranze.
Una tragicommedia sul capitalismo moderno.
Per la sezione Terre Alte, alle 17.15, al cinema Modena, sarà proiettato Blank Lands del collettivo Blank Lands sulla storia di Zhuang Xueben, un giovane fotografo di Shanghai, che fu il primo a documentare le regioni occidentali del paese. Il suo lavoro aprì una finestra su una Cina sconosciuta e in gran parte inesplorata.
Per la sezione Orizzonti Vicini, arriva al festival, il documentario Uleve di Alberto Ferrari, Alberto Scorsin, Stefanoo Masotto e Diego Piva sulla partecipazione della nazionale Cimbra di calcio, FC Lusern, a Europeada, la competizione calcistica dedicata alle selezioni delle minoranze linguistiche svoltasi in Sud Tirolo nel giugno 2016.
In prima serata la proiezione di Ascent, alle 21.30, un omaggio al Monte Fuji realizzato dall’artista olandese Fiona Tan attraverso migliaia di fotografie scattate negli ultimi 150 anni, accompagnate dal racconto di una donna e del suo compagno giapponese.
Per la sezione Alp&Ism, da segnalare, la proiezione di Tarfala di Johannes Östergård sul nord del Circolo polare artico, accanto alla montagna più alta della Svezia, un anziano signore ha deciso di tenere aperto un piccolo bivacco per ospitare i passanti (al cinema Modena, sala 3, alle ore 21.15).
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