«LaBoriosa morte: i disastri della guerra»
A margine della mostra sul Primo conflitto mondiale, una serie di incontri dall’arte alla letteratura, dalla poesia alla musica, dall’informazione alla fotografia
Inizierà il 10 aprile una articolata rassegna di incontri, che prende spunto dalla mostra «LaBoriosa morte: i disastri della guerra» e che spazierà oltre l'arco cronologico segnato dal primo conflitto mondiale declinando e cogliendo i tanti temi emersi nella mostra sotto varie prospettive: dall’arte alla letteratura, dalla poesia alla musica, dall’informazione alla fotografia.
Un percorso, promosso dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dal Comune di Brentonico, che da aprile proseguirà fino a fine giugno coinvolgendo relatori di diversa formazione ed estrazione e alternandosi in varie sedi fra Trento e Brentonico.
Il primo appuntamento, martedì 10 aprile alle 17.30 presso l'Officina dell'autonomia in via Zanella 1/A a Trento, sarà dedicato a «Guerra e pace: fake news e informazione giornalistica». Il relatore sarà Pierangelo Giovanetti, direttore del quotidiano l'Adige.
La Grande Guerra, così come ogni altro conflitto, evoca la morte: tanta opera artistica degli anni dieci-venti del Novecento rigurgita di scheletri, demoni o mostri (talvolta in forma di macchine sbuffanti) che stazionano al di sopra o nelle vicinanze di cumuli di cadaveri o teschi, attraversano in groppa a cavalli esangui distese di croci o anonime lapidi, dominano dall'alto scenari di terribile devastazione, imbracciano affilate falci, grondano sangue o stringono in una sorta di abbraccio letale l’intero globo terrestre.
I tratti beffardi della morte, quando non vi appare accompagnata stretta a braccetto o con una mano sulla spalla, caratterizzano le fisionomie stesse di molti dei personaggi raffigurati: una nutrita schiera di alti ufficiali, banchieri, commercianti, ecclesiastici, finanzieri, governanti, intellettuali, sovrani che agirebbe solo in prospettiva della ricchezza personale e della ricerca spasmodica del potere.
In una simile produzione riaffiorano così i motivi iconografici che popolano le più antiche rappresentazioni della Danza macabra o del Trionfo della morte, ma non per raccontare l’insondabile volontà di una forza superiore, quanto la cieca follia dell’egoismo umano.
L’esposizione LaBoriosa morte, terza tappa del progetto Corpi disarmati, allestita a Palazzo Eccheli-Baisi di Brentonico, muove da alcuni significativi esempi di produzione artistica dei secoli XV-XVI per cogliere i diretti collegamenti con le realizzazioni dei primi decenni del Novecento e in particolare con le caricature pubblicate negli anni del primo conflitto mondiale su alcune delle più diffuse riviste illustrate in ambito sia nazionale sia europeo.
Un ricco materiale il cui esame ha ispirato questa proposta d’incontri curata da Quinto Canali, Aurelio Candido, Danilo Curti e Rodolfo Taiani; il primo si terrà martedì 10 aprile alle 17.30 presso l'Officina dell'autonomia in via Zanella 1/A a Trento.
Pierangelo Giovanetti, giornalista professionista e direttore del quotidiano l'Adige affronterà in chiave storica l'attualissimo tema della falsificazione delle notizie in un intervento dal titolo «Guerra e pace: fake news e informazione giornalistica».
Altri quattro saranno gli appuntamenti del mese di aprile. Sabato 14, presso la Biblioteca di Brenonico, Luca Catalano Gonzaga e Muriel De Meo parleranno di «Fotografia e informazione della tradizione giornalistica del Novecento».
«La boriosa morte in poesia e prosa» è invece il titolo dell'incontro con Brunamaria Dal Lago Veneri e Roberta Dapunt che si terrà il 17 aprile sempre presso l'Officina dell'autonoma a Trento.
Il Conservatorio Bonporti di Trento ospiterà, il 24 aprile, la conferenza «La morte dei vivi e la vita dei morti», tenuta da Giacomo Baroffio e Anastasia Kim; l'incontro sarà arricchito da alcune esecuzioni di canto gregoriano.
L'ultimo appuntamento di aprile si terrà sabato 28 a Brentonico, Arnaldo Loner, Danilo Curti e Rodolfo Taiani parleranno di «Danza macabra e trionfo della morte»: evoluzione di uno stilema e di una rappresentazione artistica nella produzione a stampa (XV-XIX secolo).
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