La cultura visiva e il Centenario del primo conflitto mondiale
Pierre Sorlin e Nicola Labanca inaugurano il convegno alle Gallerie di Piedicastello
Dal 17 al 19 maggio a Trento, presso Le Gallerie a Piedicastello, storici, registi e studiosi di media italiani e stranieri si confronteranno sul modo in cui il cinema, la televisione, le arti grafiche, il web e la cultura ludica hanno affrontato il tema della Grande Guerra nel corso degli ultimi anni.
Ad inaugurare il convegno, giovedì 17 maggio, due personalità di spicco nel campo degli studi storici e cinematografici: Pierre Sorlin e Nicola Labanca.
Tra i numerosi protagonisti della giornata ci sarà anche lo storico Quinto Antonelli che, assieme a Barbara Bracco dell'Università di Milano Bicocca, presenterà il suo ultimo libro «Cento anni di Grande Guerra: cerimonie, monumenti, memorie e contromemorie», edito da Donzelli.
In conclusione del primo giorno di riflessioni e confronti sarà possibile visitare la mostra «L'ultimo anno, 1917-1918» curata dallo storico della Fondazione Museo storico del Trentino Lorenzo Gardumi.
Giovedì 17 maggio, a partire dalle ore 10, le relazioni inaugurali del convegno «Rewinding the Great War.
La cultura visiva e il centenario del primo conflitto mondiale» saranno affidate a due studiosi di caratura internazionale: Pierre Sorlin presenterà l'intervento dal titolo «Incontrare la Grande Guerra sullo schermo», mentre Nicola Labanca parlerà di «Rifrazioni storiografiche da Centenario».
Pierre Sorlin, professore emerito di studi cinematografici all'Università Sorbonne Nouvelle di Parigi, si occupa del rapporto tra cinema e storiografia, teorizzando e praticando l'uso del documento audiovisivo come strumento di indagine sulla storia del Novecento, per affrontare quindi le tematiche connesse più in generale alla produzione e alla fruizione delle immagini nella società moderna.
Dal 1987 codirige l'Istituto storico Parri Emilia Romagna di Bologna.
Nicola Labanca è professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell'Università di Siena.
Tra i suoi principali filoni di ricerca anche lo studio della guerra totale novecentesca.
È presidente del Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico-Militari; direttore di «Italia contemporanea», rivista dell’Istituto nazionale di storia del movimento di liberazione in Italia e condirettore di «I sentieri della ricerca».
Gli altri relatori della giornata, riuniti nella sessione intitolata «Il racconto di finzione al cinema e in televisione», saranno Sara Zanatta (Fondazione Museo storico del Trentino) che presenterà una panoramica sulla produzione di serie televisive dedicate alla Grande Guerra, Carlo Greppi (Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea «Giorgio Agosti») che analizzerà alcuni momenti topici della serie televisiva inglese «Peaky Blinders»; Aleksandar Janković (Università di Belgrado) tratterà invece il tema della Grande Guerra nella filmografia serba.
Alessandro Faccioli (Università di Padova), parlerà infine di animali, protagonisti spesso dimenticati del conflitto.
Al termine degli interventi, Barbara Bacco (Università degli Studi di Milano Bicocca) discuterà assieme a Quinto Antonelli, autore del recente volume «Cento anni di Grande Guerra» (Donzelli, 2018).
Un'analisi attenta e rigorosa che, attraverso lo studio e l'osservazione di articoli, monumenti, libri di testo, lettere, pellegrinaggi, mostre, film, canzoni, fa emergere una vera e propria memoria «polifonica» della guerra.
La prima giornata di convegno si concluderà con una visita guidata alla mostra «L'ultimo anno, 1917-1918», curata da Lorenzo Gardumi e dedicata alle ultime fasi del confitto viste dai suoi protagonisti: i soldati e i civili.
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