Venerdì 1 e sabato 2 novembre manifestazione a Dachau
L’ANPI e una delegazione di 25 studenti sono stati invitati dal cardinale Arcivescovo di Monaco Reinhard Marx
L’Anpi del Trentino con 25 studenti liceali e universitari, su invito del cardinale Arcivescovo di Monaco, Reinhard Marx, in collaborazione con il Consolato d’Italia, parteciperà sabato 2 novembre al ricordo delle vittime dei lager tedeschi, presso la cappella votiva Regina Pacis sul colle Lettenberg e alla visita del vicino lager di Dachau.
La delegazione sarà in rappresentanza dell’Anpi nazionale.
L’Arcivescovo R.Marx è uno degli 8 cardinali chiamati da Papa Francesco ad assisterlo nel governo della Chiesa e rappresenta una voce molto impegnata nell’etica sociale e nella costruzione europea.
Questa iniziativa potrebbe essere l’occasione per una promozione bilaterale della cultura della memoria e della ricerca storica nella scuola.
A questo evento in rappresentanza della Conferenza Episcopale Italiana parteciperà anche l’Arcivescovo di Trento Luigi Bressan.
Nella giornata del 1° novembre la delegazione dell’Anpi incontrerà anche la Comunità ebraica di Monaco presso la nuova Sinagoga.
Per illustrare il significato di questo importante evento vi invitiamo alla conferenza stampa sopraccitata con l’Anpi, gli studenti, i rappresentanti dell’Unione degli Universitari e di «Deina» progetto «Auschwitz».
NOTE
Cappella votiva Regina Pacis.
Non senza contrasti polemici e difficoltà con gli ambienti tedeschi più conservatori, la cappella è stata eretta sulla collina del Leitenberg dove furono seppelliti migliaia di internati.
La cappella è stata voluta e inaugurata nel 1963, specie per volontà del gen. Cantaluppi, del CLN di Verona, reduce dall’internamento prima al campo di Bolzano e poi di Flossenburg.
Poi è stata di fatto dimenticata e andata in degrado. Solo in questi ultimi anni è stata restaurata e ora il cardinale Marx , con questa iniziativa internazionale, intende riproporre il significato autentico della memoria contro le tragedie del passato, le guerre e conquistare la pace.
Nella cappella una lapide ricorda Giovanni Palatucci, il questore di Fiume che salvò 5.000 ebrei, e morto a Dachau.
Il lager di Dachau.
E’ stato il primo campo organizzato dai nazisti in Germania subito dopo la presa del potere di Hitler nel 1933. Sul cancello di entrata la prima scritta simbolo della menzogna «Arbeit macht frei».
Fu la scuola dell’omicidio di massa delle SS: «il terrore senza pietà».
All’inizio serviva per l’internamento, il lavoro forzato e l’annientamento degli oppositori politici, comunisti, socialdemocratici, sindacalisti.
Poi degli Untermenschen, le sottospecie umane come gli zingari, i Testimoni di Geova, gli omosessuali, gli handiccapati.
Quindi dopo La notte dei cristalli nel 1938 è la volta degli ebrei, dei polacchi, degli slavi e dei russi.
E dopo l’8 Settembre 1943 anche dei militari italiani. Gli internati venivano finiti dai lavori forzati, dalla fame, dalle epidemie, da frequenti esecuzioni. La prima strage di massa è stata nel 1941 con 4.000 prigionieri militari russi. Dopo la conferenza di Wansee è pianificato il genocidio ebraico (e non solo) e a Dachau si costruisce il grande crematorio con quattro forni e annessa camera a gas.
Comunità ebraica di Monaco.
Negli anni trenta, la Comunità ebraica di Monaco contava circa 12.000 componenti. Gli americani, al termine della guerra, ne hanno trovati in vita solo 84.
La loro persecuzione è esplosa il 9 novembre 1938 con la notte dei cristalli dove furono incendiati e devastati le sinagoghe e i negozi degli ebrei.
Ora, a Monaco, è stata realizzata nel centro della città – piazza S. Jacob – la nuova sinagoga Ohel Jacob (tenda di Giacobbe).
Un’opera modernissima di grande significato e pregio architettonico.
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