Giornata dedicata ai caduti della montagna al XII Apostoli
Il mondo della montagna con il coro della Sosat nel ricordo dei suoi caduti e di Ermanno Salvaterra
Sono saliti in molti oggi, circa 700 alpinisti ed escursionisti, ai 2.500 metri del rifugio fratelli Garbari ai XII Apostoli, nel cuore del Gruppo Brenta per il tributo del popolo delle vette ai caduti della montagna. Il pellegrinaggio, oggi favorito da una bella e calda giornata, ha visto fra pellegrini, inerpicatisi sulla «Scala santa» e poi sui ghiaioni e le balze rocciose che portano al rifugio e alla chiesetta scavata nella dolomia alla base della Cima XII Apostoli, i coristi sosatini.
Il Coro della Sosat partecipa a questo evento dal 1963. La S. messa celebrata dal parroco mantovano Don Giorgio Dall’Oglio, al suo quarantaseiesimo anno lassù è stata officiata nella balconata fra il rifugio e la chiesetta, accompagnata dai canti del Coro della Sosat diretto dal maestro Roberto Garniga.
Il Coro ha cantato: «La Rosa delle Alpi», L’Orgen de Perzen, «Amici miei» e «Signore delle cime», canzone che nel contesto di questa giornata fa venire il nodo alla gola.
Al termine del rito religioso il Coro ha cantato alcuni brani quali fra cui: «Il bivacco» e «Son dai monti». Ultimo atto ufficiale della giornata dedicata ai caduti della montagna è stato nella chiesetta, la grotta con la grande abside a forma di croce che domina la val di Nardis, dove quest’anno Aldo Turri, il gestore del XII, ha aggiunto le lapidi di Ermanno Salvaterra, e di due giovani ragazzi Fabio Battocchi e Federico Bugna, caduti in un burrone in val Daone nel 2016.
Sono oltre 220 le lapidi a ricordo dei caduti della montagna poste sulle pareti di dolomia dal 1953, anno in cui la chiesa venne inaugurata.
Don Dall’Oglio ha benedetto le lapidi ed il Coro della Sosat ha cantato: «Ai preat» e «La montanara».
Ermanno Salvaterra, guida alpina e maestro di sci di Pinzolo è caduto sul Campanil Alto il 18 agosto dello scorso anno.
Ermanno era un alpinista forte e noto come: l’uomo del Torre.
Lui era stato gestore del XII Apostoli ed era un amico del Coro della Sosat sin da giovane, perché il rifugio ai XII è stato gestito dalla sua famiglia dal 1948 sino al 2007.
Il Presidente del Coro della Sosat Andrea Zanotti ha detto nel suo intervento di saluto:
«Nella continuità della manifestazione. quest’anno. un particolare valore viene dato alla memoria di Ermanno Salvaterra.
«Non tanto e non solo per la rilevanza del suo ruolo nell’alpinismo contemporaneo, ma per l’amicizia e l’accoglienza che ha riservato da sempre al Coro della Sosat contribuendo a far diventare il rifugio XII Apostoli una patria.
«Accanto a questa dedicazione oggi se ne aggiunge un'altra perché il nostro pensiero grato va a Dario Scarpa, straordinario corista di lungo corso, che proprio ieri abbiamo salutato per l’ultima volta.
«Due amici che ci aiutano a fare il cielo un po’ più vicino alla nostra terra».
Fra i presenti, il presidente della Sat di Pinzolo Paolo Querio, il presidente della Sosat Luciano Ferrari ed il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Tione e quello dei Carabinieri di Madonna di Campiglio.
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