Festival Portobeseno, domani sabato 30 settembre
Dalle ore 13.30 alle ore 17, performance sonore e concerti musicali nei pressi del ponte ciclabile di Nomi-Calliano
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Continua la ricerca sonora del festival Portobeseno, giunto quest'anno alla diciannovesima edizione. Dopo il successo della manifestazione 2022 dedicata al fiume Adige il festival ripropone l'appuntamento con nuovi musicisti e collaborazioni. Un evento popolare rivolto alle famiglie ed in generale ad un pubblico attento alle novità legate al paesaggio sonoro.
È previsto per il pomeriggio di sabato 30 settembre, dalle ore 13.30 alle ore 17, l'appuntamento ricco di performance sonore e concerti musicali nei pressi del ponte ciclabile di Nomi-Calliano.
Il titolo dell’evento «Adige, Etsch, Adess» sottintende diverse interpretazioni e declinazioni linguistiche legate al grande fiume che unisce diverse culture, genti e dialetti, ma anche diversi paesaggi.
La ricchezza del paesaggio sonoro creato dall’autostrada, dalla ferrovia, dalle strade provinciali e naturalmente dal flusso continuo dell’acqua che scorre sotto il ponte, e insieme il grandioso paesaggio visivo lagarino che si può ammirare dal ponte della ciclabile di Nomi offriranno lo spazio per un’immersione ed esperienza artistica, musicale ma anche sensoriale e conoscitiva.
Un evento aperto a tutti e a tutte le età, in cui la contaminazione fra paesaggio naturale, umano e creativo promette di aprire spazi di curiosità, piacere e interesse.
Nel programma della manifestazione, oltre alle esibizioni di 11 musicisti, è prevista alle ore 15 la performance «Dell’Adige. Canto per fiume, voce e handpan» di Sara Maino con il musicista Marco Bandera.
L’area picnic nei pressi del ponte della ciclabile ospiterà gli assaggi di vini proposti dall’associazione Centrifuga, organizzatrice del festival Vinifera.
LABORATORI DIDATTICI ED ALTRE ATTIVITÀ' SVOLTE NEL CORSO DEL 2023
Il festival Portobeseno non propone solo eventi artistici. Da circa 13 anni svolge attività anche nella didattica coinvolgendo le scuole primarie dell'Alta Vallagarina. In particolare quest'anno è stato realizzato con le classi Quarta e Quinta di Calliano e Besenello una ricerca dedicata alla memoria orale di chi coltiva gli orti e il terreno agricolo. L'opera di raccolta è stata completata da dieci interviste realizzate dalla ricercatrice Sara Maino. Le venti interviste realizzate compongono, assieme alle fotografie e ai disegni degli alunni, l'archivio denominato Memorie del Suolo.
Altri incontri e laboratori hanno coinvolto le classi con gli alunni più giovani, dalla ricerca araldica alla rappresentazione del paesaggio sonoro e visivo dell'Alta Vallagarina. In particolare in occasione della Sagra di Calliano sono state esposte le tavole realizzate dalle due classi Quinta e dedicate al futuro della comunità. Sono stati analizzati luoghi e palazzi attualmente in disuso e sono state proposte delle nuove forme di riutilizzo.
«Nel corso della primavera 2023 abbiamo coinvolto quasi 200 alunni», spiegano i curatori della manifestazione Davide Ondertoller e Sara Maino, «un lavoro di ricerca dedicato alle fonti orali e ai suoni ambientali ma anche una maggiore attenzione alla memoria storica del territorio locale spesso non valorizzata all'interno dei programmi scolastici. Abbiamo deciso di investire tante energie nelle scuole, per far conoscere le particolarità del territorio locale proponendo strumenti utili per la sua interpretazione, anche in forma creativa».
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