Monsignor Tisi ai giornalisti nella ricorrenza del loro patrono
Ha condannato la «Tempesta di fango» che si è abbattuta in rete portando al suicidio della povera Giovanna Pedretti e ha invitato alla moderazione
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Il patrono dei giornalisti è San Francesco di Sales, la cui ricorrenza cade il 24 gennaio.
L’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, lo ha celebrato oggi alla presenza di una ventina di giornalisti accolti in Duomo.
Nel corso della sua omelia ha sollevato le questioni più scottanti della nostra professione.
L'osservazione che noi riteniamo più importante è la stessa già pubblicata da Giuseppe Maiolo, lo psicoanalista che cura la rubrica «Psiche e dintorni» de L'Adigetto.it, sulla triste vicenda che ha portato al suicidio la povera Giovanna Pedretti (vedi servizio di Maiolo).
Maiolo ha usato il termine tecnico «Shitstorm», che in italiano significa «Tempesta di merda», per definire la vergognosa campagna attivata sui social.
Ovviamente Vescovo Lauro non ha usato gli stessi termini tecnici, ma parole morali chiarissime che tutti abbiamo afferrato.
Ma il vescovo non si è fermato lì, anche perché i social media sono fuori controllo, nulla avendo a che fare con i media e i giornalisti.
È entrato nel merito della professione, invitando i giornalisti a esprimersi oggettivamente prima di esprimere la propria soggettività sulle notizie.
Chiede di evitare filtri ideologici, lasciando spazio ai lettori la possibilità di cambiare opinione.
Quanto alle istituzioni, ci consiglia sì di essere il pungolo delle Istituzioni, ma di rispettarle come punti fermi della nostra civiltà.
Insomma ha invitato alla moderazione, aspetto chiave per il nostro giornale e per questo si ringrazia monsignor Lauro Tisi per le sue parole che ci invitano a proseguire sulla nostra strada.
GdM
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