L’augurio del sindaco al 50° di Cassa centrale
Franco Ianeselli: «Unire la crescita al radicamento territoriale»
Il sindaco Franco Ianeselli ha portato oggi il proprio saluto al convegno organizzato stamattina al teatro sociale in occasione del cinquantesimo compleanno di Cassa Centrale Banca che coincide con il quinto anniversario dalla nascita del Gruppo Bancario Cooperativo.
«Noi trentini fatichiamo a riconoscere i nostri successi e a dare ai successi il giusto valore – ha esordito il sindaco - Eppure indubbiamente noi siamo qui oggi non solo a festeggiare un compleanno, ma a celebrare un’esperienza di crescita, che ha portato Cassa centrale banca a essere la capofila di un gruppo bancario che oggi è tra il sesto e il settimo in Italia».
Ha proseguito Ianeselli: «In un mondo come quello economico in cui a vincere è spesso il particolarismo, Cassa centrale Banca è nata 50 anni fa con l’obiettivo a suo modo rivoluzionario e innovativo di federare e unire: le 133 casse rurali trentine di allora sentivano infatti l’esigenza di avere una cassa di collegamento e di compensazione tra le differenti realtà locali. È nata una realtà che ha saputo fare sistema, fare economia di scala, fornire gli indispensabili servizi a banche che dovevano coniugare la vocazione sociale del credito cooperativo con la necessità di stare sul mercato. Anche la sfida della digitalizzazione, un processo fondamentale e imprescindibile per il credito, è stata affrontata e vinta grazie alle società satelliti di Cassa centrale che tra l’altro sono diventate leader nel loro settore.
È stata dunque la lungimiranza di qualche decennio fa che ha permesso al sistema bancario trentino di cogliere, nel 2016, l’opportunità costituita dalla riforma del credito cooperativo. Senza la solidità, la reputazione, la capacità di tenere insieme di Cassa centrale forse la storia di questi ultimi anni sarebbe stata del tutto diversa. Oggi la maggior parte delle grandi banche hanno la sede a Torino, Milano, Roma. Trento, grazie alla forte tradizione e al forte radicamento del sistema cooperativo, è riuscita nell’impresa di diventare sede di un gruppo bancario, con tutti i benefici che ne derivano: autonomia decisionale, posti di lavoro, opportunità per i giovani, attrattività del territorio. Cassa centrale è stata dunque in questi anni un volano di opportunità e di ricchezza, con ricadute anche sul territorio».
Il sindaco ha concluso con un augurio: «Non posso nascondere l’auspicio che Cassa centrale continui a restare saldamente legata al territorio e a essere un elemento di unione non solo dal punto di vista economico. Ma se questo fosse il mio unico augurio per questo cinquantesimo compleanno certo non interpreterei bene la mission di un gruppo che ha avuto la capacità di guardare oltre ai confini del Trentino e che ha saputo aggregare, valorizzare l’apporto di altre banche cooperative italiane.
«Quell’intuizione di fare economia di scala, quel recuperare efficienza che ha portato Cassa centrale a diventare un perno a livello provinciale negli anni Settanta, nel secondo decennio degli anni Duemila ha fatto un salto di qualità allargandosi su scala nazionale. Per il Trentino, che qualche volta è vittima dell’idea che piccolo è bello, della convinzione che l’ambizione deve essere contenuta, questa è un’esperienza esemplare di cui fare tesoro anche in altri ambiti.
«L’augurio a Cassa centrale è dunque quello di rimanere legata al territorio e di continuare a crescere e a guardare oltre».
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