«New Crops», nuovo progetto europeo per le aree rurali

Tra le organizzazioni coinvolte appartenenti a quattro Paesi c’è la Federazione Trentina della Cooperazione

È iniziato stamani a Bucarest il primo meeting dei partner del progetto europeo New crops, che vede il coinvolgimento - unica organizzazione italiana – della Federazione Trentina della Cooperazione.
Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Erasmus+, sottoprogramma Partenariati strategici.
Il progetto ha la durata di tre anni.
L’organizzazione capofila è la Fondazione per lo sviluppo della società civile della Romania.
Tra i partner, oltre alla Federazione: l’Universidad de Almeria e l’Associazione delle organizzazioni dei produttori di frutta e ortaggi di Almeria in Spagna, la cooperativa Coompanion Skaraborg della Svezia occidentale.
Obiettivo dell’iniziativa è la creazione di nuove opportunità imprenditoriali in forma cooperativa nelle aree rurali e periferiche.
 
I partner lavoreranno per sviluppare materiali e scambiare buone prassi che possano favorire la loro azione nella promozione di start up secondo metodi innovativi.
I settori interessati sono il credito, l’agricoltura, i servizi alla persona, le energie sostenibili.
Il Trentino cooperativo è chiamato a dare il suo contributo in particolare nel settore sociale.
L’individuazione delle aree marginali come destinazione del progetto deriva dal fatto che in questi territori il livello di vita è più basso che nelle zone urbane e il rischio di povertà è maggiore.
Le realtà rurali e periferiche, inoltre, devono fronteggiare il gap digitale e significativi problemi di accesso al sistema di istruzione e formazione.
Per la ricerca di risposte e soluzione New crops intende puntare soprattutto sulle potenzialità del metodo cooperativo.
Per lo svolgimento del progetto saranno praticate metodologie innovative associate a profondi valori etici.
Per la Federazione Trentina della Cooperazione è presente al meeting di Bucarest Elena Badeanschi, project manager.