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Bilancio Risto3: più di mille lavoratori e 9 su 10 sono donne

Riesce a mantenere l’occupazione sopra le mille unità – Sette milioni i pasti confezionati, 40 milioni di fatturato – Allerta appalti penalizzanti

La Sala della Cooperazione ha ospitato, oggi pomeriggio, l’assemblea dei soci di Risto3, società cooperativa impegnata nel settore della ristorazione.
Presenti circa 350 dei 420 soci della cooperativa.
Il presidente della Cooperazione Trentina Diego Schelfi si è complimentato per i risultati raggiunti, soprattutto per la tenuta dell’occupazione, che assume particolare significato in questo momento in cui la crisi economica ha fiaccato molti bilanci aziendali e messo a rischio tanti posti di lavoro.
 
 Numeri 
I pasti prodotti sono stati 6 milioni 800 mila. Il fatturato ha sfiorato i 40 milioni di euro (39 milioni 968 mila 201 euro) in leggera flessione (-1,63%) rispetto all’anno scorso. Utile del 2,62%, in linea con l’anno precedente (che era del 2,68%).
Ristorazione commerciale e aziendale sono i settori che hanno dovuto difendersi maggiormente dalla situazione economica non facile del 2014. Tengono i settori della ristorazione scolastica e del settore sanitario.
Prosegue la grande attenzione e l’impegno a non sprecare risorse del territorio (acqua, energia elettrica, smaltimento differenziato dei rifiuti).
«Per Risto3 – ha spiegato la presidente Sara Villotti – sarà ancora un obiettivo importante incentivare una cultura del rispetto ambientale promuovendo comportamenti corretti e incentivando a consumi responsabili e modelli produttivi orientati alla sostenibilità.»
 
 Occupazione 
Le persone che lavorano in Risto3 sono 1035: 946 donne (91,4% del totale), 89 gli uomini (8,6%).
Novantacinque persone sono di nazionalità non italiana e rappresentano ventisei Paesi. “Il fatto più significativo del 2014 – ha affermato il direttore Stefano Raffaelli – è stata l’aggiudicazione di Risto3 del Progetto di finanza per la gestione della ristorazione scolastica della Comunità della Vallagarina per i prossimi dieci anni oltre a proroghe fino a giugno 2015 della ristorazione scolastica in altre comunità di valle.»
Nel 2014, Risto3 è riuscita a centrare il principale obiettivo della sua missione aziendale: garantire il lavoro a più di mille collaboratrici e collaboratori.
 
 Valore aggiunto 
Viene declinato in alcune voci. Alle proprie collaboratrici e collaboratori (soci e non) ha erogato 20 milioni di retribuzioni; ai fornitori del territorio (67% del totale) oltre 12 milioni di euro; mezzo milione di euro gli investimenti nel 2014.
Nel 2015 è programmata la ristrutturazione di due self ristoranti e l’adozione di un innovativo sistema informatico aziendale. In materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata ottenuta la certificazione Ohsas 18001.
Inoltre è costante l’attenzione al territorio anche con l’ottenimento del terzo certificato Ecoristorazione per il ristorante «Gusto della Cooperazione» alla sede della Federazione Trentina della Cooperazione in via Segantini a Trento.
Gli altri a fregiarsi di questa certificazione sono i ristoranti Giulia e Glenda.
«Sempre nell’ottica di creare e ottimizzare sistemi di conciliazione e sostegno alle nostre collaboratrici e collaboratori – viene spiegato – meritevole di essere ricordata la creazione del fondo di solidarietà Risto3 Insieme.
«È un fondo compartecipato da tutti i dipendenti con lo scopo di supportare alcuni bisogni espressi: integrazione del reddito in caso di gravi malattie, permessi retribuiti per assistenza ai familiari, contributi allo studio per figli, sostegno in caso di morte.»
 
 Gare d’appalto 
Un segnale di preoccupazione è stato indirizzato «alle gare d’appalto pubbliche per la ristorazione scolastica e sanitaria.
«Nella realtà dei fatti, oggi premiano quasi esclusivamente il prezzo più basso e non la qualità dei progetti presentati: tutto questo – è stato precisato - in netto contrasto con quanto succede nel resto d’Italia.
«Inoltre mette a serio rischio le garanzie occupazionali dei lavoratori e la qualità del servizio erogato.»

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