Spinelli: «Fare del TrentinoUna startup valley per il sociale»
Presentata la ricerca sulla sussidiarietà – L’assessore: «Fondazione Demarchi e Trentino Sviluppo assieme per sostenere innovazione e sviluppo di comunità»
Fare del Trentino una «startup valley» non solo per l’innovazione tecnologica ma anche per quella orientata al sociale e allo sviluppo di comunità. È il percorso tracciato dall’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, ieri durante la presentazione a Trento, alla Fondazione Demarchi, del Rapporto nazionale «Sussidiarietà e… sviluppo sociale».
La ricerca, realizzata dalla Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con Istat, che analizza il contributo vitale del non profit alla crescita dell’Italia e nella quale il Trentino Alto Adige emerge come la regione con il più alto tasso di «sussidiarietà», intesa come partecipazione ad attività collettive, sociali e civiche.
«Il Trentino – così Spinelli – è primo per numero di startup innovative sul territorio italiano. Forti di questa esperienza, che coinvolge Trentino sviluppo, Hit e sistema della ricerca, vogliamo spostarci nel campo del terzo settore.
«Fornire uno stimolo allo sviluppo dell’imprenditoria innovativa in questo settore, pensando anche ad una “startup valley sociale”.
«Lo possiamo fare mettendo assieme le competenze della fondazione Demarchi, per misurare la forza e qualità dell’impatto sociale di queste nuove forme di impresa, e fornendo attraverso Trentino Sviluppo un aiuto e affiancamento alla crescita delle nuove realtà.
«In modo da avviare un percorso che possa rappresentare un’altra occasione per il nostro territorio e un ulteriore esempio a livello nazionale», – conclude l’assessore, che tra le sfide del welfare territoriale sulle quali è fortemente impegnata la Provincia ricorda il sostegno alla natalità e le misure di contrasto all’inverno demografico.
Durante la tappa trentina del tour di presentazione della ricerca, che sta toccando diverse città italiane, sono intervenuti anche Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà, Luca Fazzi, professore Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università di Trento, Federico Samaden, presidente di Fondazione Franco Demarchi, oltre alla vicepresidente della Fondazione Francesca Gemmai e al direttore Walter Viola.
Quale è l’effetto positivo della sussidiarietà per la società civile, si chiede Vittadini. “Il rapporto - precisa - serve a definirlo.
Ma c’è un punto molto importante: se la società si anima per la sussidiarietà, la politica deve sostenerla”.
Tema sviluppato anche da Fazzi: «Se vogliamo far crescere la sussidiarietà dobbiamo essere coerenti: servono una pubblica amministrazione più flessibile, risorse pubbliche, sguardo sistemico e a lungo termine.
«Ci sono poi variabili da affrontare, ad esempio il crollo demografico che interessa il Trentino: va affrontato perché altrimenti sarà difficile tenere in piedi reti solidali efficienti. Inoltre, se parliamo di terzo settore occorre riconoscere il valore del lavoro.»
Oltre gli interventi di Vittadini e Fazzi, nel corso della presentazione è stato sottolineato il ruolo della Fondazione Demarchi «nell’alleanza» per il sociale e l’innovazione.
«La Fondazione Demarchi si pone al centro di questa collaborazione fra terzo settore, imprese, istituzioni pubbliche e attori come Trentino Sviluppo, per rafforzare questo percorso di crescita sul territorio ma anche per guardare oltre» – è il messaggio del presidente Samaden.
«Il Trentino esce bene dai dati della ricerca, – ragiona la vicepresidente di Demarchi Gennai. – C’è una correlazione tra il principio di sussidiarietà, che si ritrova nel dialogo costante fra terzo settore e istituzioni, e lo sviluppo sociale che caratterizza il nostro territorio.
«Ora dobbiamo fare in modo che questo principio sia sempre più forte.»
A questo link la sintesi del rapporto.
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