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Fibra ottica, coperti in cinque anni l’85% dei Comuni trentini

Spinelli: «Innovare significa anche contare su collegamenti internet veloce e stabile»

Dal novembre 2018 ad oggi sono stati 144 su 166 i Comuni trentini, delle aree periferiche, raggiunti dalla rete pubblica di fibra ottica.
La nomina dell'attuale giunta provinciale coincise con l’avvio dei cantieri della fibra ottica del Progetto Bul (Banda ultra larga), affidato ad Open Fiber: il primo fu, infatti, Carisolo nell’estate di quell’anno, poi consegnato agli inizi del 2020.
Alla conta occorre aggiungere i quattro Comuni trentini (Storo, Bondone, San Giovanni di Fassa e Soraga) serviti dalle reti in fibra, realizzati a suo tempo dai consorzi elettrici locali.
Più in generale, in questi cinque anni, la banda ultra larga ha raggiunto e superato la soglia dei 500mila, su 542 mila, abitanti del Trentino raggiunti da internet veloce.
Sono questi i dati da cui l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli, parte per tracciare il bilancio di fine legislatura.
 
«Al momento del mio insediamento avevo promesso la contemporanea accelerazione del progetto – ha detto Spinelli – rallentato al tempo da intoppi burocratici e la contemporanea accelerazione nell’apertura dei cantieri.
«La promessa, credo, è stata mantenuta perché abbiamo velocizzato i tempi delle autorizzazioni, favorito il coordinamento tra le diverse amministrazioni e avviato il monitoraggio costante di un progetto statale, realizzato in Trentino grazie al bando Infratel, i cui tempi e le modalità di realizzazione dipendono però da Open Fiber.
«Merito va anche a Trentino Digitale per la collaborazione che ha prestato in tema di infrastrutture. La connettività a banda ultra larga – conclude Spinelli – è fondamentale per garantire al territorio competitività, e a cittadini ed imprese l’accesso ai servizi digitali di nuova generazione che stiamo realizzando con i fondi del Pnrr.
«Innovare significa anche contare su collegamenti internet veloce e stabile.»

Il progetto BUL (Banda Ultra Larga) è stato lanciato nel 2016 dal Ministero per lo Sviluppo Economico con l’obiettivo di ridurre il divario digitale (digital divide) delle aree bianche o periferiche (a fallimento di mercato), rispetto ai centri urbani e per garantire la connettività in fibra ottica Ftth, la migliore ad oggi disponibile sul mercato per velocità e stabilità. In Trentino è Open Fiber la società che si è aggiudicata i bandi pubblici di Infratel.
 
 Progetto Bul: situazione ad oggi  
Al 1° settembre agosto 2023, il progetto Banda Ultra Larga ha messo in vendibilità la fibra ottica in 144 Comuni (Ftth + Fwa) dei 162 da coprire: dal totale di 166 Comuni trentini vanno tolti, come detto, i 4 Comuni in cui la rete è già stata realizzata negli scorsi anni con finanziamenti locali (consorzi elettrici).
Negli scorsi giorni sono stati copertii tre nuovi Comuni: Capriana (427 immobili), Denno (772) e Roverè della Luna (766). A questi si aggiungono i 179 immobili periferici di Riva del Garda, comune in Area nera (quindi già coperto dagli operatori privati) ma che vedeva escluse alcune frazioni, oggi raggiunte dalla rete pubblica di fibra ottica.
 
Dei 144 Comuni, 129 dispongono del collegamento Ftth, ovvero la fibra ottica fino all’abitazione.
Alla conclusione dei lavori del progetto Bul mancano 18 Comuni, dove la rete è in corso di realizzazione. Buona parte dei 18 Comuni, si stima circa la metà, saranno messi in vendibilità già nel 2023, mentre per gli altri si dovrà aspettare il primo semestre 2024.
Dall’inizio del progetto, in Trentino è stata realizzata un’infrastruttura (cavidotti) che misura 1.920 chilometri, che si aggiungono agli oltre 1.200 chilometri di dorsale realizzata in passato da Trentino Digitale, dentro la quale corrono oltre 2.500 chilometri di fibra ottica.
La rete pubblica conta 50 nodi di rete (centraline) e 13 mila pozzetti di distribuzione finale.
Secondo i dati forniti da Open Fiber, la forza lavoro impiegata nei cantieri della nostra provincia è stata mediamente di 130 persone, tra tecnici e operai.

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