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Aggiornata la «Carta Magnetica d’Italia»

Grazie al lavoro congiunto di INGV e IGM è ora disponibile l’ultimo aggiornamento dello strumento fondamentale per la ricerca geofisica e per la navigazione

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con l’Istituto Geografico Militare (IGM), ha pubblicato l’aggiornamento 2020.0 della Carta Magnetica d’Italia.
La Carta, frutto di una campagna di misurazione completata nel 2022 su 72 punti della Rete Magnetica Italiana, si compone di quattro mappe che illustrano diversi parametri relativi al campo magnetico terrestre al suolo nel nostro Paese.
 
«Il campo magnetico della Terra è strettamente legato alla composizione del nucleo e della parte crostale del nostro Pianeta, – spiega Domenico Di Mauro, ricercatore dell’INGV e co-autore della Carta. – La registrazione del campo magnetico e della sua evoluzione nel tempo fornisce importanti informazioni per la ricerca geofisica, per comprendere meglio la struttura geologica e la dinamica dell’interno del pianeta, contribuendo alla ricerca nel campo della mineralogia e della vulcanologia.
«Inoltre, l’informazione aggiornata della declinazione magnetica è un dato essenziale per il settore della navigazione aerea, marittima e terrestre, fondamentale per correggere l’orientamento quando si utilizzano ancora apparati di tipo magnetico, come le bussole.»
 
Le mappe appena rilasciate da INGV e IGM sono state create utilizzando dati raccolti con rilevamenti manuali e strumentali, che hanno registrato le variazioni spaziali e temporali del campo magnetico della Terra in 72 punti precedentemente selezionati.

«L'INGV ha sempre avuto un ruolo chiave nel coordinare e nel partecipare attivamente alla misurazione del campo magnetico terrestre in Italia attraverso il monitoraggio della sua evoluzione temporale, lo studio delle sue variazioni spaziali e la gestione degli Osservatori Geomagnetici, – aggiunge Guido Dominici, ricercatore dell’INGV e co-autore della Carta. – Già dal 1976, attraverso il Progetto Finalizzato Geodinamica, l'ING (ora INGV) ha coordinato il lavoro volto alla produzione della cartografia dettagliata degli elementi del campo e delle anomalie magnetiche.
«Questo impegno ha permesso la realizzazione di carte nazionali costantemente aggiornate, inclusa quest’ultima.»

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