In Trentino c’è voglia di mettersi in proprio: oltre 700 domande
Investimenti per 60 milioni: oggi il vicepresidente Olivi ha presentato i numeri relativi alle richieste di contributo presentate entro lo scorso 30 giugno
Quand’era partito, con le prime delibere adottate dalla Giunta provinciale nell’aprile 2015, si sperava che il nuovo pacchetto di misure a sostegno della nuova imprenditorialità potesse iniettare nuova linfa in un tessuto produttivo sfaldato da una difficile situazione economica.
E le carte in regola lo strumento le aveva tutte: accorpamento di misure diverse, norme più semplici e chiare, l’apertura di uno sportello unico, ma soprattutto la possibilità di anticipare l’erogazione di parte del contributo non più concesso solo a consuntivo.
Oggi, a nove mesi dall’avvio operativo del «Pacchetto nuova imprenditorialità», il gradimento è andato ben oltre le più ottimistiche previsioni: 2.600 contatti allo Sportello di Trentino Sviluppo, 714 domande presentate, per l’86% da parte di giovani e donne, con investimenti complessivi per i privati impegnati nell’avvio di una nuova attività imprenditoriale pari ad oltre 60 milioni di euro.
Commercio, artigianato e turismo i settori più gettonati. Già in gran parte erogati gli 8,5 milioni di contributi spettanti alle 204 domande accolte nel 2015, i tecnici di Trentino Sviluppo stanno lavorando per verificare una ad una le richieste di contributo presentate entro il termine del 30 giugno 2016: 490 domande, più del doppio rispetto a quelle del 2015, con una percentuale di donne e giovani salita al 91% ed una previsione di investimenti per l’avvio di tante piccole e micro imprese pari a 37 milioni di euro.
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