Passione per la ricerca: «una forza contro le paure di oggi»
La biologa e senatrice della Repubblica Elena Cattaneo all’apertura dell’anno accademico per il dottorato in Biomolecular Sciences al Dipartimento Cibio
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Niente lamenti, niente scorciatoie, tanta passione per la ricerca, umiltà e riconoscenza verso chi, negli anni, ha costruito un sistema che permette a tanti giovani di studiare e a tutti di vivere in salute e a lungo.
È una testimonianza positiva e appassionata quella che la biologa e senatrice della Repubblica Elena Cattaneo ha regalato oggi ai dottorandi e alle dottorande del Dipartimento Cibio in occasione dell’apertura dell’anno accademico per il programma di dottorato in Biomolecular Sciences.
Un intervento che è risuonato come un invito alla comunità accademica a farsi carico del ruolo a cui è chiamata: essere sentinelle nella società, indicare una via, supportare la politica, i decisori.
«Cancelliamo i lamenti dalle nostre presentazioni, dai nostri discorsi – ha esordito – e rimbocchiamoci le maniche, guardando con gratitudine alla nostra libertà e capacità di dedicarci alla conoscenza. Una condizione che altri in passato hanno contribuito a costruire per noi.»
In una sala affollata al Polo Ferrari di Povo, Cattaneo ha affrontato tutte le questioni che di recente che hanno scosso l'opinione pubblica e spesso creato fratture tra il sentire comune, i media e la scienza: da Stamina, ai no vax, dall’agricoltura biodinamica al problema Xylella, fino all’omeopatia.
Non soltanto come alta rappresentante delle istituzioni, ma anche come direttrice del Laboratorio di Biologia delle Cellule staminali e Farmacologia delle Malattie neurodegenerative al Dipartimento di Bioscienze e co-fondatrice e direttrice di UniStem, il Centro di ricerche sulle cellule staminali dell'Università di Milano, Cattaneo ha parlato da scienziata a un pubblico di giovani ricercatori e ricercatrici.
«Il timore della scienza che qualcuno ha ancora oggi dentro di sé è irrazionale. È un timore che deriva forse dai percorsi del nostro cervello più antico che è ancora dentro di noi. Dobbiamo immaginare il nostro cervello come un parlamento in costante conflitto tra la parte emotiva antica e la parte razionale moderna. Ecco perché sono qui oggi. Perché è qui, in luoghi come questo dipartimento e questa università, dove si tenta di dissipare questa paura. La scienza è solo un metodo. Ma è il migliore che abbiamo per capire ciò che ci circonda, al meglio delle nostre possibilità.»
«Studiare ciò che nessuno conosce, è veramente difficile», spiega Cattaneo.
«Scoprire le onde gravitazionali, identificare un gene responsabile di una malattia, studiare le prime forme di vita sulla terra... Come si fa se non sta scritto in alcun libro? La scienza si occupa di questo perché ha un metodo che consiste nell'immaginare una strada, una strategia, e poi nel mettere in fila tutta una serie di esperimenti per rispondere a quella domanda. Permette di consegnare alla storia e al mondo la risposta di quegli esperimenti e di quelle ipotesi su cui, a priori non abbiamo certezze. La ricerca di base, la scienza pura, allenano lo scienziato, lo studioso, a innamorarsi della propria idea e poi guardarla con distanza, come se fosse seduto su Marte, pronto ad accettare le cose come stanno.»
Elena Cattaneo ha pubblicato più di 150 studi su riviste scientifiche di altissimo prestigio internazionale. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti sia per i successi ottenuti nelle ricerche sulla Corea di Huntington e sulle cellule staminali, sia per l’impegno nella comunicazione della scienza.
Da oltre vent’anni il laboratorio da lei diretto studia la malattia di Huntington con l'obiettivo di contribuire alla comprensione dei meccanismi patogenici e allo sviluppo di strategie farmacologiche, geniche e cellulari in grado di interferire con la malattia.
Nel 2013 è stata nominata Senatrice a vita della Repubblica italiana dal Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano.
In Senato la professoressa Cattaneo ha promosso molteplici attività in merito al finanziamento della ricerca pubblica, ai vaccini, alla sperimentazione animale e alla ricerca sulle cellule staminali.
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