«Dovevamo battere il terrorismo, non costruire una nazione»
Il presidente USA Joe Biden in conferenza stampa ha spiegato che «il Paese non vuole più che i suoi ragazzi muoiano combattendo lontani da casa»
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In una conferenza stampa durata una decina di minuti, il presidente Joe Biden ha confermato la volontà di abbandonare l’Afghanistan, così come concordato dalle trattative condotte dal suo predecessore Donald Trump.
Biden ha ricordato che la guerra in Afghanistan è durata 20 anni, tanto vero che sono stati quattro i presidenti che si sono succeduti, due democratici e due repubblicani. «Era ora di farla finita».
Insomma, facendo buon viso a cattivo gioco, ha affermato di aver mantenuto la promessa fatta in campagna elettorale, per cui gli USA dovevano lasciare il Paese e mantenere così gli accordi di Doha.
Ha tuttavia avvisato i Talebani che intende portare a casa tutti i cittadini americani che sono ancora in Afghanistan. In questo caso sì, anche «usando la forza necessaria per compiere quest’ultimo atto».
Insomma per Biden non è stato un fallimento ma un insieme imprevedibile di eventi che hanno bruciato i tempi.
Per gli osservatori americani, invece, si è trattato di un altro Vietnam. E dobbiamo dire che le analogie sono tante. Solo che stavolta c’era anche l’Italia.
Per concludere le notizie sull’Afghanistan, ricordiamo che l’aereo dell’Aeronautica Militare è atterrato a Fiumicino alle 14.28, portando in Italia 74 persone, tra le quali il personale diplomatico (ambasciatore in testa), gli italiani che ne avevano fatto richiesta e una ventina di collaboratori delle nostre forze armate.
Non sappiamo perché solo 74 persone, dato che il Boeing KC767 ha una capacità di 200 passeggeri.
Il volo è stato travagliato, dato che ha dovuto fare due scali.
I primi afghani che sono sbarcati hanno denunciato che i Talebani «cercano i nostri colleghi casa per casa».
In effetti, scene di panico con comportamenti estremi sono tuttora in corso all’aeroporto internazionale, unica via per lasciare il paese.
I Talebani hanno proclamato la nascita di uno Stato islamico: «abbiamo vinto, con l’aiuto di Dio».
Hanno anche assicurato di voler compiere la transizione in maniera morbida: «La guerra è finita».
Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.
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