Da un mese esatto Marina e Aeronautica italiane sono in missione
Il 17 marzo scorso la risoluzione ONU che ha posto in stato di guerra anche l'Italia per la salvaguardia dei civili in Libia
A un mese esatto dall'entrata in
guerra con la Libia in ottemperanza a una risoluzione dell'Onu, le
nostre forze armate hanno effettuato missioni tutti i giorni.
In particolare la marina e l'Aeronautica sono state impegnate senza
soluzione di continuità.
Ultimamente, poi, sono tate impegnate anche per la cosiddetta
«Emergenza Immigrazione», in seguito all'accordo Italia
Tunisia.
Negli ultimi tre giorni sono state effettuate 21 missioni. Nelle
ultime 24 ore ce me sono state sette, la cui prima, la seconda e la
settima sono state condotte da una coppia di Tornado con compiti di
ricognizione.
La terza, la quarta e la sesta da due Eurofighter 2.000 con
funzioni di sorveglianza e difesa aerea.
La quinta da due AV-8B Plus con compiti di difesa aerea e
ricognizione.
I Tornado e gli Eurofigther 2000 sono in organico all'Aeronautica
militare e gli AV-8B Plus alla Marina Militare.
Le navi della Marina Militare sono ka portaeromobili Giuseppe
Garibaldi, la fregata Libeccio, la nave rifornitrice Etna e IL
pattugliatore Comandante Bettica, anche esse a disposizione della
NATO, continuano a pattugliare l'area di competenza al fine di
garantire il rispetto del mandato ricevuto.
Per quanto riguarda l'emergenza immigrazione, in
applicazione dell'intesa italo-tunisina, la Corvetta
Sfinge (nella
foto), la Nave San Giorgio e un aereo
Atlantic (foto) sono impegnati nella
sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque
tunisine.
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