Terzi sull’attentato a Bengasi: «Tentativo di destabilizzare la Libia»
Il Ministro si dichiara sollevato per incolumità Console: il dispositivo di sicurezza ha funzionato
«Sono anzitutto molto sollevato per lo scampato pericolo del nostro Console Generale Guido De Sanctis, rimasto illeso grazie al dispositivo di sicurezza che lo proteggeva, – ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi. – Si è trattato di un tentativo di destabilizzare le istituzioni della nuova Libia rispetto al quale l'Italia esprime la condanna più ferma e riconferma il suo pieno sostegno al percorso democratico e di riforme avviato dalle Autorità di Tripoli, che ci hanno già garantito il massimo impegno per assicurare alla giustizia i responsabili di questo vile atto terroristico.»
Il dispositivo di sicurezza per i nostri diplomatici era stato rinforzato già l’indomani dell’uccisione del diplomatico americano, perché tutto faceva pensare alla messa in atto di iniziative volte e gettare la Libia nell’instabilità.
L’attentato avviene all’indomani della importante visita del Presidente Mgarief a Roma e del Secondo Forum economico italo-libico svoltosi il 10 gennaio alla Farnesina a seguito del precedente incontro del 29 novembre presso Assolombarda a Milano.
Appuntamenti che hanno ribadito la solidità e la specialità delle relazioni tra i due Paesi.
Questo il primo commento nella notte del Ministro Degli Esteri Giulio Terzi che è rimasto in queste ore in costante contatto con i funzionari diplomatici e consolari in Libia e con l'Ambasciatore Giuseppe Buccino, che lo ha tenuto costantemente informato degli sviluppi della situazione a Bengasi su cui si era immediatamente attivata anche l'Unità di Crisi della Farnesina.
Lo stesso capo della diplomazia italiana sin dai primissimi minuti si è tenuto in stretto contatto con le autorità libiche con le quali in questi mesi, anche in occasione delle visite effettuate a Tripoli e degli altri appuntamenti, sono stati frequentissime le opportunità di incontro.
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