Il lavoro femminile nei tre territori dell'Euregio
Presentato a Casa Moggioli un progetto di sviluppo – Spinelli: «Più donne al lavoro significa maggiore valore aggiunto»
L’imprenditoria femminile è una linfa vitale per l’economia del futuro e vari studi hanno messo in luce che le donne rappresentano un prezioso di potenziale imprenditoriale e di leadership, purtroppo ancora non pienamente utilizzato.
Puntare sulle donne non è quindi più solo questione di promozione di genere o di eguaglianza tra i cittadini, ma nasce da una nuova consapevolezza che le imprenditrici e le lavoratrici autonome possono accrescere l'intera economia di un territorio.
Se ne è parlato oggi pomeriggio a Trento, a Casa Moggioli, sede informativa dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, in occasione della presentazione del progetto «Sviluppo territoriale: Dimensione donna», che vuole guardare alle opportunità, alle sfide, ma anche agli esempi di successo del fare impresa al femminile nei territori dell’Euregio.
Il progetto è promosso dalla presidenza trentina dell’Euregio e portato avanti in collaborazione tra vari enti e istituzioni dei tre territori: per la parte trentina partecipano il Dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro della provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Agenzia del Lavoro e Camera di Commercio-Accademia d’Impresa, per la Provincia autonoma di Bolzano la Ripartizione Economia e, per il Land Tirolo, il Dipartimento economia, digitalizzazione e scienza e StandortagenturTirol.
All'evento era presente l'assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli.
«Il lavoro femminile conviene a tutti: la correlazione positiva tra occupazione femminile e livello del PIL è ormai stata stimata da numerose organizzazioni internazionali.
«Stime della Banca d’Italia affermano che se si raggiungesse anche solo il 60% del tasso di occupazione femminile il PIL aumenterebbe di 7 punti percentuali.
«Più donne al lavoro significa maggiore produzione e creazione di valore aggiunto, – ha aggiunto l'assessore, sottolineando che l’aumento del lavoro femminile potrebbe rappresentare un importante volano per l’economia. – I servizi generano altri servizi, motivo per cui la famiglia in cui anche la donna lavora, agisce come un vero e proprio volano di attività economiche e di posti di lavoro.
«La crescita dell'occupazione femminile, genera inoltre maggiori consumi e maggiori entrate per lo Stato, in termini di fiscalità e contributi previdenziali, – ha spiegato ancora Spinelli. – Grazie a questo meccanismo moltiplicatore, ogni 100 posti di lavoro per le donne se ne producono in realtà 115.»
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