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Trentino e Tirolo, importante sviluppo della cooperazione scolastica

In un accordo firmato da Rossi e Platter lo scambio tra studenti e docenti delle scuole superiori: gli italiani studieranno il tedesco, i tirolesi l’italiano

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Il «nuovo europeismo» che muove la proposta dell’Euregio e di cui si è parlato sabato scorso alla Giornata europea di Castel Presule, in Alto Adige, passa anche attraverso i giovani e la scuola, ed è proprio a margine del convegno che il Presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e il Landeshauptmann del Tirolo Günther Platter hanno voluto rilanciare, con la firma di un protocollo d’intesa, la cooperazione scolastica già esistente tra i rispettivi territori, estendendola agli studenti e docenti delle scuole superiori.
Un accordo-quadro che contiene molti elementi d’innovazione (a partire dallo scambio di studenti già a partire dal terzo e quarto anno delle superiori), certamente sperimentale sotto il profilo pedagogico (ai ragazzi che si recheranno ad Innsbruck verrà chiesto di certificare al rientro, secondo parametri europei, un livello linguistico superiore a quello in entrata).
«Ma che, soprattutto – spiega Ugo Rossi – interpreta appieno lo spirito che sta dentro il contributo che i territori dell’Euregio vogliono offrire alla costruzione di una nuova idea di Europa delle Regioni.»
 
L’intesa, che dovrà ora essere definita nei contenuti, potrebbe dunque portare già a partire dal prossimo anno scolastico al coinvolgimento nel progetto di alcuni istituti “pilota” trentini e tirolesi di diversa tipologia (licei, istituti tecnici, centri di formazione professionale).
La partenza del progetto è del resto facilitata dai contatti e incontri a livello di dirigenti già avviati da alcuni istituti superiori trentini con le scuole partner di Innsbruck.
Quattro sono i livelli intorno ai quali si svilupperà l’Accordo programmatico firmato sabato da Rossi e Platter; per ciascuno di essi si prevedono scambi sia di breve durata (da una a due settimane) che di lunga durata (da 3 mesi a 1 anno scolastico).

 Questi i livelli
a) Scambio individuale tra studenti secondo un rapporto uno a uno con soggiorno in famiglia;
b) Scambio settimanale di classe;
c) Scambio docenti (nella forma della compresenza in aula con un collega della stessa materia);
d) Organizzazione comune di eventi culturali e seminari ad hoc.
 
«Come Provincia autonoma di Trento, ma la stessa cosa farà il Land del Tirolo – anticipa il presidente Rossi – intendiamo sostenere finanziariamente alcuni dei livelli di scambio previsti prevedendo un aiuto economico per le famiglie che ospitano un ragazzo e per il soggiorno dei docenti.»
 

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