Camere di Commercio: le potenzialità di collaborazione Export
L’analisi dell’IRE fotografa la capacità di scambio dell’Euregio verso i mercati esteri
Giovanni Bort, Jürgen Bodenseer e Michl Ebner.
Il commercio internazionale rappresenta una parte fondamentale del benessere e della competitività dei territori dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino.
Le Camere di Commercio di Bolzano, quella di Trento e la Camera dell’Economia del Tirolo sono consapevoli delle grandi opportunità offerte da una più intensa collaborazione tra le imprese dei rispettivi territori che puntano sull’export.
L’analisi dell’IRE-Istituto di ricerca economica della Camera di Commercio di Bolzano, realizzata in collaborazione con le altre due Camere dell’Euregio e presentata oggi, dimostra che ci sono nuove potenzialità da sfruttare ‒ derivanti sia dalle diversità, sia dalle molte affinità tra i tre territori ‒ che se bene incanalate possono aumentare le rispettive performance sui mercati esteri.
Il Tirolo, la maggiore delle tre economie, esporta merci per un controvalore di circa 11 miliardi di euro (2013); le esportazioni altoatesine ammontano a 3,9 miliardi di euro (2014), quelle trentine a 3,3 miliardi di euro (2014).
L’esempio dell’Alto Adige evidenzia che l’export, direttamente o indirettamente, garantisce quasi il 10% del valore aggiunto complessivo e occupa oltre l’11% della forza lavorativa (2010).
Tutti e tre i territori esportano soprattutto in Paesi europei.
I flussi di merci si concentrano essenzialmente sui mercati geograficamente più vicini, ossia la Germania, la Svizzera e l’Italia, nel caso del Tirolo; la Germania e l’Austria per quanto riguarda l’Alto Adige e il Trentino.
La quota più elevata di esportazioni al di fuori dell’Europa la registra il Trentino (in prevalenza verso gli USA); per il Tirolo e l’Alto Adige le vendite extraeuropee si concentrano soprattutto sull’Asia.
Nell’ultimo decennio i mercati «tradizionali» europei hanno perso importanza a favore soprattutto della Cina, della Russia, dell’Europa dell’Est e del Medio Oriente.
I macchinari e i prodotti metallici sono merci di esportazione molto importanti per l’intera Euregio.
Il Tirolo si è specializzato soprattutto in ambito chimico, mentre per l’Alto Adige e il Trentino assumono particolare rilievo i prodotti alimentari.
L’evoluzione delle tendenze evidenzia qualche chiaro cambiamento: l’Alto Adige, ad esempio, esporta più macchinari e mele rispetto a un decennio fa, mentre in Trentino è aumentata in questi ultimi dieci anni l’incidenza dei mezzi di trasporto (autovetture e relativi accessori).
Un aspetto comune a tutti e tre i territori è che, dal 2005 in poi, è notevolmente aumentato il numero delle piccole e medie imprese esportatrici.
Conoscere le differenze e le affinità costituisce il punto di partenza se si vuole cercare di sfruttare le potenzialità di collaborazione tra i tre territori dell’Euregio.
I commenti dei tre presidenti
l Presidente della Camera di Commercio di Bolzano, Michl Ebner:
«Una più intensa collaborazione transfrontaliera che coinvolga sia le imprese, sia le istituzioni, rappresenta il modo migliore per valorizzare queste potenzialità. Attività comuni potrebbero riguardare la formazione nel campo delle lingue o dei finanziamenti.»
Jürgen Bodenseer, Presidente della Camera dell’economia del Tirolo:
«La nostra Euroregione vanta già un grande potenziale di esportazione. Con la giusta collaborazione e azioni comuni possiamo aumentare e rafforzare ulteriormente le nostre esportazioni. Da un lato si tratta di mantenere e stabilizzare i classici mercati, dall’altro lato dobbiamo avere anche l’obiettivo di conquistare nuovi mercati – penso soprattutto alle regioni in crescita, in particolare l’Asia e gli Stati Uniti.»
Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento:
«E' importante aumentare ulteriormente la capacità delle imprese di esportare. Tutti e tre i territori hanno in comune una caratteristica: grandi quote di export derivano dall’attività di poche imprese, normalmente di medio-grandi dimensioni. Fortunatamente l’analisi mostra anche come negli ultimi anni sia aumentato il numero delle imprese esportatrici di piccole dimensioni. Io credo che è a questi segmenti imprenditoriali che le Camere di Commercio debbano dedicare maggior attenzione, supporto e assistenza.»
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