Dreier Landtag 2016: poche mozioni ma concrete e operative
Il presidente Bruno Dorigatti soddisfatto dopo la riunione dei capigruppo di ieri
«Ci sono le premesse perché il Dreier Landtag 2016 in terra trentina possa rappresentare una tappa positiva e costruttiva lungo il cammino intrapreso da Trento, Bolzano e Innsbruck per un rafforzamento dei reciproci rapporti economici, sociali e culturali.»
Il presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, esprime soddisfazione dopo avere accolto ieri i capigruppo consiliari dei tre territori, riunitisi per preparare i contenuti della riunione congiunta delle assemblee legislative delle due Province autonome e del Land Tirolo austriaco.
L’evento è già fissato al 21 aprile prossimo, nella cornice di sala Depero, e farà seguito all’assise di Schwaz 2014.
Ebbene, ieri le delegazioni ospiti, guidate dai presidenti Thomas Widmann e Herwig Van Staa, hanno lavorato con i capigruppo trentini attorno a proposte di mozione che parlano di temi concreti e comuni: la questione profughi, lo sviluppo della ricerca scientifica, la valorizzazione degli impianti trentini per la protonterapia, i rischi legati al Trattato di partenariato tra Europa e Stati Uniti in campo commerciale, il potenziamento dei trasporti su rotaia e altri ancora.
La scelta tecnica che si sta facendo è quella di discutere in aprile poche proposte di mozione largamente condivise, concentrate su tre gruppi tematici: scienza, scuola, cultura, trasporti e mobilità sono affidati all’elaborazione dei membri di Innsbruck; su economia, turismo e ambiente lavora Bolzano; su lavoro, sociale, sanità e ricerca si applicano i trentini.
Tre sono state le bozze di mozione distribuite ai capigruppo e sulle quali si è cominciato a ragionare insieme: la prima riguardante una «Strategia comune per lo sviluppo di ricerca e innovazione»; la seconda dal titolo «Strategia comune per la promozione del benessere fisico, mentale e sociale e della salute in generale»; la terza funzionale all’«Avvio di un percorso congiunto per lo sviluppo dell’economia e del lavoro».
Questi documenti, ha precisato Dorigatti, nulla tolgono alla possibilità dei consiglieri di presentare altre proposte di deliberazione per la seduta di aprile, purché si cerchi la massima convergenza possibile.
Di fatto il capogruppo dell’Unione per il Trentino, Gianpiero Passamani, ha presentato la proposta di mozione che mira a far conoscere il centro di protonterapia di Trento negli altri territori del Dreier Landtag, per favorire la fruizione delle sue prestazioni sanitarie anche da parte dei cittadini dell’Euregio.
Marino Simoni (Progetto Trentino) ha sollecitato l’organismo a discutere anche della questione della produzione di carni lavorate, al centro della bufera sollevata dalle notizie di stampa circa le correlazioni degli insaccati con le patologie tumorali.
Una novità importante emersa a Trento - nella direzione di rendere davvero operative le mozioni, come ha sollecitato anche Rodolfo Borga di Civica Trentina - è lo stretto collegamento impostato ora tra i lavori e le decisioni del Dreier Landtag (che unisce le assemblee legislative) e il Gect, l’organismo esecutivo dell’Euregio (a presidenza trentina dal prossimo 17 novembre).
Le novità sono queste: il presidente Ugo Rossi il 21 aprile presenterà una relazione al Dreier Landtag; i suoi componenti potranno presentare anche mozioni indirizzate al Gect; nel 2017 si farà una conferenza interregionale per valutare lo stato di attuazione delle mozioni approvate.
Il presidente Dorigatti è dell’avviso che lungo questa strada potrebbe risultare opportuno anche ridefinire meglio e rendere più agile il ruolo delle assemblee legislative riunite (Dreier Landtag), che devono svolgere una funzione di stimolo, indirizzo e poi di controllo sul Gect, vero motore poi dei rapporti tra i tre territori.
Potrebbe risultare opportuno anche pianificare riunioni annuali (e non più biennali) del Dreier Landtag, ma sempre strutturate in modo da accompagnare il lavoro quotidiano del Gruppo europeo di collaborazione territoriale.
C’è insomma volontà e interesse ad andare avanti e oltre. Anche se nessuno si nasconde le difficoltà che incontra un progetto di futuro come quello di un’euroregione alle prese con un confine nazionale e un confine - invisibile ma potente - tra due diverse lingue.
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