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Euregio: la Commissione interregionale del Dreier Landtag in aula

Il 29 marzo i capigruppo dei tre territori si incontreranno a Brennero per definire una mozione sulla gestione dei profughi e del confine

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Foto di gruppo Commissione interregionale.
 
Una mozione politica condivisa sulla decisione dell’Austria di ripristinare i controlli al confine con l’Italia e sul conseguente problema della gestione del gran numero di profughi che per questo potrebbe mettere a dura prova la capacità di accoglienza della nostra regione, sarà concordata il 29 marzo prossimo in una sala del Comune di Brennero, nel corso di un incontro informale tra i capigruppo e i presidenti delle assemblee legislative delle Province autonome di Bolzano, di Trento e del Land Tirol, per essere poi discussa e approvata nel corso della grande seduta congiunta del Dreier Landtag in programma il 20 e 21 aprile a Trento.
A proporre il testo sarà il presidente del Consiglio provinciale trentino Bruno Dorigatti, che in questa fase è anche presidente di turno del’organismo transfrontaliero.
 
È la decisione più importante presa stamane dalla Commissione interregionale del Dreier Landtag, formata da 18 membri in rappresentanza dei Consigli di Trento, Bolzano e Innsbruck.
L’incontro, ospitato a Trento nell’emiciclo del palazzo della Regione, doveva servire a valutare preventivamente, in vista della seduta congiunta di aprile, 27 mozioni proposte dai consiglieri dei tre territori, ma è stato in realtà l’occasione per discutere del tema di più scottante attualità: la scelta del governo di Vienna di limitare l’ingresso dei migranti in Austria dal valico del Brennero.
Per questo buona parte degli interventi iniziali, a partire da quello dell’altoatesino di Sven Knoll, hanno sollecitato la Commissione a dare priorità a questo argomento rispetto a tutti gli altri. Dal canto suo Dorigatti, anche a nome dei presidenti Herwig van Staa di Innsbruck e Thomas Widmann di Bolzano, pur riconoscendo la massima rilevanza del problema dei controlli al Brennero, aveva preannunciato l’intenzione di non rinunciare all’esame delle mozioni all’ordine del giorno.
Alla fine il compromesso è stato trovato con l’inserimento, al termine del dibattito sulle altre mozioni, di un ordine del giorno che, tenendo conto delle diverse sensibilità dei partecipanti, è stata approvata  all’unanimità.
 
Ecco il testo.
«La Commissione interregionale delle Assemblee legislative delle Province autonome di Bolzano, Trento e del Land Tirol, nel prendere atto delle più recenti decisioni assunte in relazione ai problemi di gestione degli afflussi straordinari di profughi nelle aree di confine; comprendendo le preoccupazioni del Governo federale della Repubblica austriaca su tali delicate questioni e registrando, al contempo, un certo grado di stallo dell’iniziativa politica in sede di Unione europea, ribadisce il valore condiviso della solidarietà sociale, il rifiuto di ogni aprioristica chiusura e l’importanza di una cultura comune capace di vedere i confini come fili di seta anziché barriere di incomunicabilità ed a tale proposito auspica il proseguimento dei proficui rapporti fin qui costruiti a cavallo dei confini ed un ulteriore impegno in questa direzione anche nel quadro della prossima seduta del Dreier Landtag.»
 
 La questione del confine negli interventi dei tre presidenti 
Il presidente del Consiglio provinciale trentino Bruno Dorigatti ha richiamato in apertura tutti i rappresentanti del Dreier Landtag a compiere uno «sforzo straordinario» di fronte a questo grande problema «europeo» dei profughi e delle frontiere, per «anteporre le ragioni che ci uniscono rispetto a quelle che possono dividerci».
«Comprendiamo – ha aggiunto – le preoccupazioni del governo austriaco, che negli ultimi anni ha dovuto accogliere un numero di profughi tre o quattro volte superiore a quello dell’Italia.
«E osserviamo anche il problema dello stallo dell'Europa che rispetto a questa emergenza dovrebbe invece dimostrarsi protagonista e riscoprire concretamente il valore della solidarietà insieme all’esigenza di rendere i confini dei fili di seta anziché delle barriere che impediscono la comunicazione.»
Dorigatti ha segnalato che non a caso gli sono arrivate due lettere nelle quali si chiede di discutere oggi solo di questo tema.
«Ne ho parlato con i due colleghi presidenti e abbiamo deciso di discutere comunque delle mozioni in programma, alcune delle quali si riferiscono anche a questo problema.»
Ma ha preannunciato che per dare una risposta forte a questa istanza «alla fine dell’incontro di oggi proporrò un ordine del giorno che tenga conto delle diverse sensibilità presenti.»
 
Il presidente dell’assemblea legislativa di Innsbruck Herwig van Staa ha richiamato l’attenzione sulla particolarità della situazione austriaca, perché il Land Tirolo ha accolto 6.000 profughi e ne sono attesi altri 3.000.
Ha anche giudicato positivo il recente incontro avuto dai tre presidenti dell’Euregio con Alfano per l0’apertura di Hotspot che evitino l’eccessivo addensarsi dei profughi lungo la frontiera del Brennero.
Confortante è poi il fatto che nei giorni scorsi le massime autorità europee abbiano riconosciuto l’importanza simbolica del confine del Brennero e della nostra area transfrontaliera.
Per questo secondo van Staa è fondamentale che il Dreier Landtag dia dimostrazione della maggior compattezza possibile anche affrontando le mozioni dedicate ad altri argomenti e da votare unitariamente.
«Del resto – ha ricordato il presidente di Innsbruck – nel Tirolo abbiamo già discusso dell’eventualità di parlare solo del tema del Brennero ma ci siamo resi conto che senza gli Stati non abbiamo la possibilità di ottenere alcun risultato.»
 
Il presidente del Consiglio provinciale di Bolzano Thomas Widmann ha evidenziato come il Tirolo sia sotto pressione e al tempo stesso la sua impossibilità di risolvere il problema da solo. A questo serve l'Euregio, perché la drammatica situazione attuale richiede un processo di avvicinamento e di collaborazione ancor più stretta fra i tre territori.

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