Il GECT Euregio alla scoperta della Fondazione Edmund Mach
L'intervento del presidente FEM Andrea Segrè alla Giunta del GECT Euregio oggi a San Michele: fra tradizione e innovazione
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In occasione della undicesima Giunta del GECT Euregio, che si è svolta presso la Fondazione Edmund Mach, oggi il presidente Andrea Segrè con il direttore generale, Sergio Menapace, ha dato il benvenuto ai tre presidenti Ugo Rossi, Arno Kompatscher e Günter Platter, presso la sala specchi dell'ex monastero agostiniano.
Il professor Segrè ha illustrato le attività dell'ente, fondato nel lontano 1874 dalla Dieta Tirolese di Innsbruck per sviluppare l'agricoltura del Tirolo; nel corso di questi decenni, grazie al supporto della Provincia autonoma di Trento, San Michele è diventato un polo di riferimento nazionale e internazionale imperniato sui tre filoni legati all'agricoltura, all'ambiente e all'alimentazione.
Una storia importante e tre filoni decisamente unici: non esiste, infatti, un luogo simile che vede riunirsi e interagire sotto lo stesso tetto ricerca scientifica, istruzione e formazione e trasferimento tecnologico.
Quell'intuizione del 1874 si sta declinando in un luogo dove tutti saperi agricoli e ambientali sono concentrati in un campus di 14 ettari, con oltre 1000 studenti, 200 ricercatori, 70 dottorandi, 100 docenti, oltre 150 tecnici e tecnologi.
Il presidente Segrè ha illustrato ai tre presidenti del GECT Euregio le sfide per il futuro: in particolare, l'attivazione, nelle scorse settimane, del Centro agricoltura, alimentazione e ambiente in collaborazione con l'ateneo di Trento, una sorta di joint venture che consentirà di poter erogare i corsi direttamente a San Michele.
A questo va aggiunta l'opportunità di Human Technopole: il Governo ha scelto per il Dopo Expo di coinvolgere la Fondazione Mach, che avrà la responsabilità della parte agricoltura e nutrizione.
«Questo -ha detto Segrè - avrà ricadute a livello locale dato che ci saranno due out station (filiali) a San Michele, una sulla post genomica e una sulle valutazioni economiche, politiche e sociali di Human Technopole.»
Nel polo internazionale di ricerca e tecnologia applicata dedicato alla longevità, agli stili di vita e all’alimentazione, San Michele porterà tutta l’esperienza maturata nel settore della ricerca alimentare e nutrizionale, in particolare la componente «Food for life» finalizzata allo sviluppo di nuovi sistemi agricoli sostenibili, in primis prodotti agricoli più sani e sicuri che richiedano meno input chimici, con avanzati strumenti tecnologici di monitoraggi e di raccolta dati.
Il centro «cibo e nutrizione» sarà coordinato da Roberto Viola, responsabile per FEM del progetto strategico Human Technopole, mentre il centro «Impatto sociale ed economico», pensato come laboratorio per lo sviluppo di modelli predittivi di interesse anche per gli altri settori, compreso quello delle innovazioni in campo agroalimentare, vedrà la partecipazione diretta del professor Andrea Segrè.
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