Profughi, Euregio come modello europeo di collaborazione
Seduta della Giunta Euregio: mobilità, EUSALP, studio sull'economia. Sulla questione profughi mediazione a livello europeo in uno spirito di collaborazione
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La XII seduta della Giunta e la IX dell’assemblea dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino si sono svolte oggi presso la sede di Progetto Manifattura a Borgo Sacco di Rovereto.
Si è discusso sia dei progetti in corso che di quelli futuri, gestiti dall’Ufficio comune a Bolzano, delle prossime iniziative di cooperazione in ambito euroregionale, della collaborazione fra Atenei e di mobilità, del coinvolgimento nel progetto Eusalp e in particolar modo dell’insediamento del cosiddetto servicepoint a Bruxelles, nonché dei nuovi report della Task Force dell’Euregio sulla gestione dell’emergenza profughi.
Con soddisfazione sono stati accolti i risultati del cosiddetto Euregio Monitor, un’indagine rappresentativa sul grado di popolarità e sui valori dell‘Euregio nella popolazione di Tirolo, Alto Adige e Trentino.
Dopo la relazione del segretario Generale Valentina Piffer sui progetti correnti, la Giunta dell’Euregio ha puntato la propria attenzione sui giovani, un settore sul quale si sta lavorando con grande convinzione.
Numerose in questo senso sono le iniziative in campo che vanno dalla collaborazione sempre più stretta fra gli Atenei di Trento, Bolzano e Innsbruck e gli altri istituti di ricerca dell’Euregio (per il fondo di ricerca vi sono in totale 3 milioni di euro) al Festival della Gioventù dell’Euregio, dal Summer Camp allo Sport Camp, dai soggiorni studio alla mobilità.
Fra gli obiettivi vi è infatti l’istituzione di un family pass che faciliti per tutte le famiglie non solo la mobilità in ambito euroregionale, ma anche gli ingressi alla rete museale e ai punti attrattivi dei tre territori.
Nuovi progetti euroregionali che si svolgeranno a breve sono poi l’imminente Tour ciclistico delle Alpi che, attraverso l’accompagnamento mediatico dovrà mettere in risalto per un pubblico più vasto le peculiarità e le bellezze dell’Euregio e il primo Music Camp dell’Euregio a Dobbiaco in Val Pusteria.
Attenzione poi alla Macroregione Alpina; fra i presenti vi era anche la presidente della provincia di Belluno Daniela Larese Filon come osservatrice esterna.
Sul tema dei profughi i tre presidenti hanno concordato di continuare a lavorare insieme, in uno spirito di collaborazione ponendosi a livello europeo come soggetto mediatore, al fine di superare assieme i confini.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente dell’Euregio e della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha puntato l’attenzione sul sondaggio realizzato a fine 2015 che dimostra come la percezione dell’idea di Euregio sia in crescita.
«Non solo è aumentata la comunicazione, ma sui nostri tre territori si stanno implementando progetti concreti, – ha commentato Rossi. – C’è poi la consapevolezza che sia necessario cooperare e collaborare in una dimensione sovraregionale.
«Fra i punti sui quali dobbiamo concentrare la nostra attenzione vi è il mondo dei giovani; stiamo infatti strutturando una comunicazione sui social molto più incisiva e vogliamo al contempo implementare progetti concreti che facciano capire ai giovani che questa è una grande opportunità.
«In tal senso c’è un indirizzo strategico che punta a rendere riconoscibile sul territorio alcuni luoghi ben individuati, uno di questi è Alpbach in Tirolo, un altro sarà a Bolzano, mentre in Trentino stiamo costruendo le basi per un ulteriore terzo luogo a San Michele all’Adige.»
Sul fronte della scuola e dell’università «grazie alla lungimiranza dei rettori i nostri atenei collaborano fra loro attivamente».
Infine, il presidente Rossi ha concluso sul tema dei profughi.
«Mi preme dire che anche oggi abbiamo ribadito l’assoluta necessità e volontà da parte nostra di trovare delle vie per evitare l’introduzione del confine.
«Questo obiettivo possiamo realizzarlo solo aumentando la collaborazione e l’impegno all’interno dei singoli Stati.»
A questo proposito i presidenti hanno concordato di indirizzare al neoeletto presidente austriaco, Alexander Van der Bellen una lettera nella quale dare una «rappresentazione comune di come l’Euregio intende affrontare il tema dei rifugiati e dei profughi».
Infine poi sulla governance della macroregione alpina, l’Euregio intende porsi come «punto di riferimento, grazie alla comune esperienza che abbiamo costruito insieme e all’esperienza maturata a Bruxelles nel nostro ufficio comune».
Il presidente del Tirolo Günther Platter, ha invece puntato l’attenzione sul progetto Eusalp, in particolare per l’indirizzo mobilità, definito «una grande sfida, perché attraverso il valico del Brennero transitano più di 2 milioni di camion all’anno.
«Attraverso Eusalp vorremmo poter gestire autonomamente questa materia e raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea, ovvero la riduzione del traffico pesante entro il 2030 del 30% ed entro il 2050 del 50%.
«Attraverso poi il progetto del tunnel di base del Brennero vorremmo ricevere gli strumenti per facilitare il passaggio del trasporto da gomma a rotaia.»
Sulla questione dei profughi poi, definita una «sfida enorme», Platter nel ringraziare i presidenti Rossi e Kompatscher per l’unità di intenti, ha ricordato la necessità di «attuare misure di controllo.
«Ci siamo accordati per una gestione che viene fatta attraverso una stretta collaborazione fra le forze di polizia dei vari territori.»
In conclusione il presidente dell’Alto Adige, Arno Kompatscher, ha ribadito la collaborazione dei tre territori nell’Euroregione e i progetti avviati, come «il family pass per creare un sistema unitario di mobilità, l’utilizzo di ticket uniformi per i campi estivi dei giovani e i progetti riguardanti il servizio di allerta valanghe».
Sui profughi poi «è stato detto che l’Europa rischia di fallire, invece è il contrario, le persone avvertono la necessità di collaborare. Sui profughi l’Euregio ha svolto un importante ruolo di mediazione a livello europeo.
«Certo – ha concluso Kompatscher – la situazione è dinamica, ma l’importante è che le decisioni vengano prese in uno spirito di collaborazione, dobbiamo superare insieme i confini e non renderli evidenti.
«Vogliamo avere un ruolo precursore in Europa, vogliamo essere un esempio di eccellenza nella collaborazione per il superamento dei confini.»
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