L'arte, tra storia delle donne e storia della fotografia
Doppio appuntamento sui temi della mostra euregionale «Signora fotograf(i)a», in programma giovedì 20 giugno presso la sede trentina di Palazzo Roccabruna
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Al via, con una visita guidata e una conversazione a più voci, gli eventi collegati alla mostra in cinque sedi «Signora fotograf(i)a. Collezioni storiche Tirolo - Südtirol/Alto Adige - Trentino», ideata nell’ambito del progetto Interreg Italia-Austria «Argento vivo», esteso anche al Trentino grazie al contributo della Provincia autonoma di Trento e al coordinamento locale della Soprintendenza per i beni culturali.
L’iniziativa, che si sviluppa con diversi focus a Lienz (le età della donna), Innsbruck (le fotografe), Brunico (il lavoro) e Bolzano (il ritratto in atelier), a Trento trova spazio nelle sale di Palazzo Roccabruna (fino al 27 luglio 2019, ingresso libero), con un allestimento dedicato agli stili di vita e alle nuove libertà, reali o illusorie, sperimentate dalle donne in un contesto generale conteso tra modernità e tradizione.
Sarà proprio l’elegante cornice di Palazzo Roccabruna (via SS. Trinità, 24) ad ospitare il doppio appuntamento previsto per il prossimo giovedì 20 giugno, tra storia delle donne e storia della fotografia.
Alle 17.30 sarà possibile visitare la sezione locale della mostra con la guida dei curatori Giusi Campisi e Luca Bertoldi; seguirà, dalle 18.00, la presentazione del volume che approfondisce i nuclei tematici del percorso, offrendo un nuovo apporto alla valorizzazione della fotografia storica come parte integrante del patrimonio culturale e specchio di trasformazioni tecniche e culturali.
Alla tavola rotonda parteciperanno il Soprintendente Franco Marzatico e una rappresentanza delle autrici e degli autori della pubblicazione, a cura di Martin Kofler e Katia Malatesta.
Il necessario inquadramento storico e metodologico, secondo i concetti della nuova storia delle donne e di genere, sarà offerto dalle storiche Siglinde Clementi, vicedirettrice del Centro di competenza Storia regionale della Libera Università di Bolzano, e Cecilia Nubola, ricercatrice presso l’Istituto storico italo germanico della Fondazione Bruno Kessler, che in volume hanno affrontato alcuni aspetti dell’esperienza femminile nell’area regionale tra Trentino, Alto Adige e Tirolo tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, rilevando tendenze e contraddizioni: «la storia delle donne forse più della storia generale è, infatti, fatta di successi in termini di visibilità pubblica e riconoscimento del ruolo sociale, ma anche si scontra con ritardi, ritorni ed elementi di continuità rispetto al passato, evoluzioni che si ritorcono contro le stesse donne.»
Sarà presente anche Gigliola Foschi, storica e critica della fotografia, che in volume ha affrontato il ruolo delle donne negli atelier fotografici, inizialmente in posizione da comprimarie e successivamente sempre più da protagoniste nell’ambito della ritrattistica da studio.
In parallelo con le maggiori traiettorie artistiche saranno considerate le fotografie realizzate dagli studi fotografici locali, protese a rispondere ai gusti e alle aspettative di una collettività, che si offrono come una testimonianza dei cambiamenti nella posizione sociale delle donne e come un riflesso della cultura di chi fotografava e di chi veniva fotografato.
Il tema delle donne «fotografe e fotografate» nel contesto trentino sarà approfondito grazie all’intervento di Floriano Menapace, fotografo e pioniere della storia della fotografia regionale, che in questa occasione ha contribuito anche alle note tecniche pubblicate in coerenza con gli obiettivi di promozione della cultura fotografica.
All’incontro prenderanno parte Notburga Siller per l’Ufficio Film e media della Provincia autonoma di Bolzano, Alessandro Campaner per l’Archivio provinciale altoatesino e Katia Malatesta per l’Archivio fotografico storico della Soprintendenza per i beni culturali di Trento, sulla traccia dei rispettivi contributi dedicati agli sguardi e alle rappresentazioni femminili nelle collezioni della rete di archivi fotografici coinvolti nel progetto.
La partecipazione è libera, info: [email protected].
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