Solenne inaugurazione con i tre presidenti dell'Euregio
A Mantova, dove è stato fucilato, lo spazio espositivo dedicato ad Andreas Hofer
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È iniziato con il ricevimento tradizionale tirolese - con le formazioni degli Schützen e delle associazioni di Tirolo, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Mantova, accompagnati dalla banda musicale di Bressanone - la solenne inaugurazione dello spazio espositivo dedicato ad Andreas Hofer, oggi nel tardo pomeriggio a Mantova.
Al taglio del nastro vi erano i tre presidenti del Gect Euregio Tirolo - Alto Adige - Trentino, insieme a tanti altri amministratori, al presidente della Provincia di Mantova, all'assessore regionale all'autonomia e alla cultura della Lombardia e al sindaco di Mantova. Si tratta infatti di un progetto congiunto, partito da un’iniziativa degli Schützen tirolesi, che ha come partner la città di Mantova e appunto l'Euregio.
«Nella sua ultima lettera Andreas Hofer citava l’amore per la patria e la forte fede in Dio, valori come la tradizione, la fede, la nostra speciale autonomia, che abbiamo ancora oggi come territori dell’Euregio, – è stato con queste parole che il presidente trentino ha salutato l'apertura delle sale, situate in piazza Porta Giulia dove il 20 febbraio del 1810 fu fucilato l'eroe popolare tirolese. – Essere qui oggi ci dà un senso di unità verso Andreas Hofer e verso i valori comuni che abbiamo.
«Hofer ben conosceva il nostro territorio, per questo stiamo lavorando per costruire un percorso sui luoghi hoferiani in Trentino», – sono state le conclusioni del presidente della Provincia di Trento.
Anche il presidente della Provincia di Bolzano ha ricordato gli ideali di Hofer.
«Essere attaccati alla propria terra, alle tradizioni, alla lingua e cultura non vuol dire che non si possa essere europei, uniti pur nella diversità.»
Infine il Landeshauptmann del Land Tirol ha spiegato come con iniziative come questa «vogliamo mantenere viva la memoria dell'eroe tirolese e inserirla in un contesto europeo, perché l'identità dell’Euregio vive anche della cultura della memoria, che stiamo consolidando anche con questo spazio espositivo.»
Tre sale con oltre duecento oggetti esposti
Si chiama MMM ovvero Andreas Hofer Mantova - Mito - Memoria, il nuovo spazio espositivo che occupa tre sale del Museo di Porta Giulia.
I locali, come illustrato dal presidente dell'associazione Porta Giulia - Hofer, Paolo Predella, sono dedicati alla storia della vita di Andreas Hofer, all’Insorgenza tirolese del 1809, alla cattura e trasferimento di Hofer a Mantova e a quanto ne è conseguito.
La maggior parte degli oggetti esposti è stata messa a disposizione da Martin Reiter di Reith im Alpbachtal, la cui collezione di oltre duecento pezzi è stata acquistata dal Land Tirolo e messa a disposizione per lo spazio espositivo.
L'architetto mantovano Claudia Bonora ha curato la mostra insieme all'architetto Andrea Guastalla. Il progetto è stato supportato a livello tecnico da un gruppo di esperti.
Peter Assmann, direttore dei musei del Land Tirol, e Fritz Tiefenthaler, incaricato Euregio del Land Tirolo, hanno svolto un ruolo determinante nella realizzazione del progetto.
A fornire i locali all'associazione Porta Giulia - Hofer è la città di Mantova, mentre l'Euregio sostiene finanziariamente il progetto.
Biografia
Andreas Hofer nacque il 22 novembre 1767 presso il maso Sandhof in Val Passiria.
Terminata la scuola elementare Andreas fu mandato nel Tirolo italiano, per imparare la lingua e apprendere il mestiere di oste e contadino.
Fu a Cles e poi a Ballino; ritornato a gestire il maso di famiglia, si sposò nel 1789 ed ebbe sette figli. Nel 1790 fu eletto rappresentante della Val Passiria nel Landtag (Consiglio regionale) e nel corso della prima guerra di coalizione, nel 1796-97, fu impegnato al Passo del Tonale, al comando degli Schützen della Passiria.
Per il suo carisma e i numerosi contatti che aveva allacciato durante la sua permanenza nel Tirolo italiano e nella sua professione di oste, Andreas Hofer fu scelto tra le persone fidate che potessero fungere da tramite tra il governo austriaco e la popolazione tirolese, nei preparativi della sollevazione della popolazione della regione, che dovevano accompagnare l’apertura della guerra tra la Francia e l’Austria.
Fu impegnato sul finire di aprile del 1809, negli eventi che portarono alla cacciata dal Trentino delle truppe franco-bavaresi.
Dopo la seconda battaglia del Bergisel, nel mese di maggio, Hofer diventò comandante supremo della regione e nel mese di agosto, dopo la terza battaglia del Bergisel, si insediò a Innsbruck come reggente del Tirolo.
All’inizio di novembre, con la soppressione da parte dei francesi della sollevazione popolare tirolese, Hofer si ritirò nella propria valle.
Si rifugiò con la famiglia presso una malga sulle montagne della Passiria dove fu catturato dai francesi il 27 gennaio 1810.
Fu condotto a Mantova e qui fucilato il 20 febbraio 1810, mentre Napoleone sposava una Asburgo.
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