«Il no al price cap provocherà recessione e allungherà la guerra»
Questo l’ultimo duro monito lanciato da Mario Draghi al vertice europeo che doveva imporre un tetto al prezzo del gas
L’Europa ha bisogno di una revisione costituzionale. Anzi, è bene che si dia una costituzione votata da tutti i cittadini facenti parte dell’Unione, perché al momento non c’è.
Ci sono solo accordi, peraltro vincolanti, strutturati in maniera tale che se un solo paese si oppone a una decisine, si ferma tutto.
Ed è quello che è accaduto oggi al vertice, al quale ha partecipato (per l’ultima volta) il presidente Mario Draghi. Non è stato ancora raggiunto un accordo sul tetto (provvisorio, si badi bene) da porre al prezzo del gas.
Nel suo intervento, Draghi ha ricordato che «Il mercato unico, l’unione monetaria, l’alleanza atlantica sono il modo migliore per rafforzare il nostro peso europeo nel mondo, far crescere la nostra economia in modo sostenibile, per garantire la nostra sicurezza».
Ciò premesso, Mario Draghi ha fatto l’affondo: «Il no price cap sul gas provocherà la recessione e finanzierà la guerra di Putin». Detta da un economista come Draghi, purtroppo, c'è poco da sperare.
Speriamo che Giorgia Meloni sia in grado di mantenere la rotta tracciata da Draghi e magari riesca a far superare gli anelli stupidi della catena.
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