«Scade il… ma spesso buono oltre...»: la Ue contro gli sprechi
Nuove norme in vista per i prodotti deperibili nell’Unione Europea. L’obiettivo è di ridurre gli sprechi: ogni anno vanno sprecati 57 milioni di tonnellate di cibo
«Spesso buono oltre la scadenza...».
Potrebbe essere questa la nuova dicitura che in futuro vedremo sui prodotti deperibili in vendita nell’Unione Europea oltre al classico «Da consumarsi preferibilmente entro il...», seguito dalla data.
La proposta è della Commissione europea, che punta ad allungare la vita degli alimenti riducendo così lo spreco, ed è contenuta in una bozza di atto delegato sul quale Bruxelles lavora da tempo insieme agli Stati membri.
Spreco alimentare: la posizione di Confcommercio
L'aggiunta, secondo l'esecutivo comunitario, sarebbe opportuna per ridurre i numeri esorbitanti dello spreco: parliamo di 57 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari (127 chili per abitante) prodotti ogni anno nell'Ue, con un costo a carico di circa 130 miliardi di euro per i ventisette Stati membri.
L'intervento sulla data di scadenza era già stato annunciato nel 2020 nell’ambito della strategia «Farm to Fork», mentre l'introduzione della nuova dicitura è ora considerata necessaria perché consente «una migliore comprensione della data di scadenza», influenzando «il processo decisionale dei consumatori in merito all'opportunità di consumare o eliminare un alimento».
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