La Lagarde ha fatto strike: affondate le borse mondiali
La battuta infelice della Presidente della Banca Centrale Europea: «Non siamo qui per salvare lo spread»
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La prima domanda che ci è venuta in mente ascoltando la gaffe della Lagarde è quale sia allora il ruolo della Banca Centrale Europea.
Fatto sta che non appena pronunciata la frase infelice sono crollate tutte le borse del mondo occidentale, il che è un risultato negativo che la signora porterà per sempre nel suo curriculum.
Il ruolo di un presidente della BCE non è solo tecnico ma anche e soprattutto quello di fondere le varie economie finanziarie dei paesi europei. L’euro regge se tutti i Paesi dell’Eurogruppo condividono le mosse della BCE.
Per la verità, l’UE non si è mai dimostrata molto coesa neanche nelle situazioni di ordinaria amministrazione. Quindi, cosa potevamo aspettarci in un momento di crisi come questo? Beh, che almeno la BCE non remasse contro.
Eppure è qui che avrebbe senso essere una federazione di stati. L’epidemia del Coronavirus è un problema decisamente sovrannazionale. Il virus non ha bisogno del passaporto per diffondersi dappertutto.
Quindi si tratta di un evento che dovrebbe fondere le varie soggettività nazionali. E invece stiamo assistendo a una ennesima Baruffa Chiozzotta generata dall'organo fondante.
Euro e Coronavirus sono due problemi da affrontare e risolvere insieme. È qui che si gioca il futuro della UE.
Per affrontare il Covid-19 alcuni capi di Stato (illuminati, dobbiamo dire) stanno cercando soluzioni comuni, facendo fruttare l’esperienza italiana.
Anche la diffusione dell’epidemia è un problema di natura economica e per questo c’è bisogno di attivare strategicamente le disponibilità finanziarie.
E invece, bussando alla porta della BCE, ci sentiamo rispondere che non è un problema che la riguarda.
Chapeau! gentile signora Lagarde. Per essere la sua prima uscita pubblica, ha fatto strike.
La BCE non è nata per salvare lo spread? Beh, le borse l’hanno bocciata. E senza il rinvio a ottobre.
Ma l’ha bocciata anche il Quirinale, che si muove solitamente ponderando ogni singola parola: «L’Europa deve aiutarci, non creare ostacoli».
Ieri abbiamo scoltato commossi la frase felice pronunciata dalla von del Leien Siamo tutti italiani.
Oggi l'opposto che ricorda una battuta di Alberto Sordi: «Io so' io, voi siete italiani!»
GdM
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