Home | Esteri | Europa | Studio sulle risposte economiche dell’Europa all’emergenza

Studio sulle risposte economiche dell’Europa all’emergenza

Sotto i riflettori la riunione di oggi dei capi di Stato e di Governo UE che porterà alla nascita dello European recovery fund

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato la informativa periodica «Attività Internazionale», un approfondimento sulle misure economiche attuate in ambito europeo ed internazionale per contrastare l’emergenza epidemiologica.
Sotto i riflettori la riunione di oggi dei capi di Stato e di Governo UE che porterà alla nascita dello European recovery fund, lo strumento che dovrà finanziare prima la ricostruzione e successivamente il rilancio delle economie europee provate dalla pandemia di Covid-19.
Intanto il Parlamento europeo nella riunione di venerdì scorso ha raggiunto un compromesso sugli interventi da adottare per superare lo choc economico, approvando una risoluzione non vincolante sulla mutualizzazione dei debiti pubblici.
Sostanzialmente semaforo verde per recovery bond garantiti dal budget UE, e stop ai corona bond, con l’invito agli Stati ad utilizzare il MES.
 
Nella stessa seduta, il Parlamento si è espresso a favore della rapida attuazione di una serie di proposte della Commissione per rispondere allo shock economico provocato dalla pandemia.
Tra gli altri temi approfonditi dall’informativa, l’adozione da parte del Consiglio di un regolamento che istituisce una «tassonomia», a livello dell’UE, inteso a fornire alle imprese e agli investitori un linguaggio comune per individuare le attività economiche considerate ecosostenibili.
La classificazione consentirà agli investitori di riorientare gli investimenti verso tecnologie e imprese più sostenibili e sarà determinante per consentire all’UE di diventare climaticamente neutra entro il 2050 e raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030 dall’accordo di Parigi.
Fra tali obiettivi rientra la riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra per la quale la Commissione stima che l’UE debba colmare un divario di investimenti pari a circa 180 miliardi di euro l’anno.
 
Il regolamento deve ora essere adottato dal Parlamento europeo in seconda lettura prima che possa essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale ed entrare in vigore.
Il documento si conclude con un focus sull’OCSE che ha aggiornato il documento di valutazione dell’impatto iniziale delle misure di contenimento Covid-19 sull’attività economica e fornito indicazioni sul ruolo delle politiche fiscali per rafforzare fiducia e resilienza.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande