«Nelson Mandela. La difesa dei diritti umani a 100 anni dalla sua nascita»
L'iniziativa prevede due appuntamenti serali a Trento il 20 e il 27 settembre con la proiezione di due film e uno la mattina a Rovereto
Nelson Rolihlahla Mandela, padre della lotta contro l'apartheid in Sudafrica e gigante della storia del XX secolo, è diventato per il mondo intero il simbolo della libertà, della fermezza di spirito, della fratellanza umana e della riconciliazione.
Nel centenario della sua nascita e a 5 anni dalla sua morte si svolgerà in Trentino un'importante iniziativa per celebrarne la figura e parlare di difesa dei diritti umani, organizzata da CCI – Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento, Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto, in collaborazione con il Consolato Generale del Sudafrica a Milano.
L'iniziativa «Nelson Mandela. La difesa dei diritti umani a 100 anni dalla sua nascita» prevede due appuntamenti serali a Trento (il 20 e il 27 settembre con la proiezione di due film) e uno la mattina a Rovereto, con l'inaugurazione di una mostra fotografica e un incontro pubblico, dedicati alla grande figura di Mandela.
Il 20 settembre a Trento, presso la sede del Centro per la Cooperazione Internazionale (Vicolo San Marco, 1) alle ore 20.00 verrà proiettato il film «Atto di difesa» (An Act of Definace, Menemsha Film 2017) del regista olandese Jean van de Velde.
Una pellicola che ripercorre la storia di dieci attivisti, tra i quali Mandela, arrestati in un sobborgo di Johannesburg e sottoposti a processo.
Nel film è centrale la figura dell'avvocato (bianco) Bram Fischer, attivista per i diritti umani inviso all'establishment Afrikaner, che conduce il processo rischiando la sua carriera e la sua libertà.
Seguirà giovedì 27 settembre al Colle di Miravalle, presso la sede della Fondazione Opera Campana dei Caduti, dalle ore 11.00 un incontro pubblico al quale interverranno: Alberto Robol - reggente della Fondazione Opera Campa dei Caduti, Mario Raffaelli - Presidente del Centro per la Cooperazione Internazionale, l'Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e il Console del Sudafrica a Milano, Titi Nxumalo.
Alle ore 12.00, a chiusura dell'incontro pubblico, risuoneranno i cento rintocchi di Maria Dolens, la Campana dei Caduti di Rovereto.
Negli spazi della Fondazione si inaugurerà inoltre la mostra composta da 24 fotografie tratte dal libro «La sfida della libertà», la seconda parte dell’autobiografia di Madiba pubblicata quest’anno da Feltrinelli Editore.
La mostra, che rimarrà aperta al pubblico dal 27 settembre all'11 ottobre con orario 9.00-18.00, percorre gli episodi significativi di questa storia: dalla leggendaria stretta di mano con François Pienaar, capitano degli Springbok – la nazionale di rugby sudafricana, agli incontri con Yasser Arafat, Bill Clinton, per arrivare a istantanee private che lo ritraggono in piccoli gesti quotidiani.
L'iniziativa si concluderà la sera del 27 settembre a Trento, presso il Centro per la Cooperazione Internazionale (Vicolo San Marco, 1) alle ore 19.30 con un'introduzione di musiche africane di Altreterre, corale trentina con un repertorio originale, internazionale e multicolore.
Seguirà alle ore 20.00 la proiezione in inglese sottotitolato in italiano del film «Long walk to freedom» (Videovision Entertainment, Distant Horizon, Pathé, 2013) del regista britannico Justin Chadwick, realizzata in collaborazione con il Festival di Cinema Africano di Verona.
Padre Efrem Tresoldi, direttore di Nigrizia e Padre Fabio Baldan missionario comboniano, introdurranno il film, con il quale viene ripercorsa la storia di Nelson Mandela e presentato il ritratto di un paese sconvolto dall’oppressione, dalle tensioni sociali, dalle violenze razziste.
Si celebrerà così il fautore della riconciliazione pacifica e della transizione democratica del Sudafrica, nel tentativo di rendere attuale l'importanza delle lotte per raggiungere e mantenere la libertà sottolineando, per citare una delle sue frasi più celebri, che «Essere liberi non significa solo spezzare le proprie catene. Significa vivere rispettando e valorizzando la libertà degli altri».
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