Presentata a Milano la 2ª edizione del Festival dell’Economia
Tema-guida, il «Capitale Umano, Capitale Sociale» - A Trento è di nuovo tempo del «Festival dell'economia», che si svolgerà dal 30 maggio al 3 giugno
Dal 30 maggio al 3 giugno torna a
Trento il Festival dell'Economia, un appuntamento che lo scorso
anno ha avvicinato migliaia di persone alle grandi questioni del
nostro tempo e che quest'anno si prefigge traguardi più
ambiziosi.
Si comincia con una lezione magistrale di Partha Dasgupta, docente
dell'università di Cambridge, su «Capitale sociale come
istituzione economica». A chiudere il grande appuntamento con
un approfondimento su «Il capitale umano nel XXI secolo»
sarà invece il premio Nobel Gary Becker. Per cinque giorni i
protagonisti saranno economisti italiani e internazionali fra i
migliori, insieme a storici e filosofi, giuristi e antropologi,
sociologi e linguisti, giornalisti ed esperti della comunicazione,
imprenditori, politici e rappresentanti delle istituzioni. A loro
il compito di affrontare le tante facce del tema-guida di
quest'anno «Capitale umano, capitale sociale».
L'edizione 2007 sarà ancora più ricca di quella dello scorso
anno.
Ci saranno più appuntamenti, che saranno distribuiti su cinque
giorni anziché quattro, con incontri, dibattiti, dialoghi
accessibili a tutti, dagli studenti agli operatori economici, dai
risparmiatori e consumatori ai manager. Anche quest'anno numerose
le iniziative immaginate per le famiglie, con intrattenimento,
spettacoli e giochi per bambini. Le oltre 50.000 presenze dello
scorso anno potrebbero essere superate grazie sia al pubblico
italiano sia ad una componente internazionale in crescita,
incoraggiata da un sistema di traduzione simultanea anche
dall'italiano all'inglese.
Ci saranno più ospiti dall'estero, perché quasi un terzo dei
relatori provengono da altri Paesi.
Sia fra i relatori sia fra quanti moderano i vari incontri ci
saranno più donne.
Ci sarà più accoglienza. I luoghi del Festival sono aumentati,
anche nella capienza.
Ci sarà divulgazione della ricerca più avanzata, da Partha Dasgupta
e al premio Nobel Gary Becker, si riuniranno nel capoluogo trentino
economisti provenienti da alcune fra le più prestigiose università
del mondo: MIT, Harvard, New York University, Princeton, Sorbona,
Carlo III di Madrid, per citarne solo alcune fra quelle estere.
Ci sarà discussione delle grandi questioni della vita pubblica
italiana, con relatori dell'autorevolezza di Sergio Romano, Umberto
Galimberti, Tullio De Mauro, Stefano Rodotà, Ilvo Diamanti, solo
per citarne alcuni.
Un'occasione unica di incontro tra studiosi, imprenditori e
politici: in particolare nei Forum di mezzogiorno, dedicati ai temi
«caldi» che sono alla base della politica economica. Fra i tanti
personaggi autorevoli presenti a Trento dal 30 maggio al 3 giugno,
anche il Presidente del Consiglio Romano Prodi.
Sarà un Festival che punta sempre più alla qualità, nella
convinzione che solo nella direzione dell'eccellenza
dell'innovazione e della ricerca si possono trovare risposte
adeguate alla complessità del mondo globalizzato.
La squadra del Festival dell'Economia è composta dal coordinatore
scientifico Tito Boeri; dal Comitato Promotore (con la Provincia
autonoma di Trento, il Comune del capoluogo trentino e
dall'Università degli Studi della città del Concilio); dal Comitato
organizzatore (con Il Sole 24 ORE e gli Editori Laterza); da Intesa
Sanpaolo come partner e Gioco del Lotto e Vodafone come main
sponsor.
Il professor Michele Salvati così ha descritto lo scorso anno la
formula vincente del Festival: «Una città piccola, bellissima,
senza auto che ingombrano le vie: un'agorà naturale, ricca di
ottimi caffè e ristoranti e di attraenti luoghi di riunione. Grandi
protagonisti dell'economia nazionale,indotti dall'ambiente ad
abbandonare il politichese per uno stile di comunicazione più
personale. Famosi economisti e scienziati sociali, italiani ed
esteri, anch'essi capaci di parlare con chiarezza e convinzione.
Economisti più giovani ma già maestri nei loro campi di ricerca.
Molti giornalisti con i loro libri freschi di stampa. Spazi di
gioco e di istruzione per i bambini e numerose occasioni di
intrattenimento. Un filo conduttore ampio ma ottimamente
articolato. Vedere per credere...»
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