«Bastian Contrari» al Festival dell’Economia
Musica: tradizione e innovazione. - Patric Vaillant, Laurent Valette, Serge Pesce, Jean-Louis Ruf Costanzo, Jean-Luc Danna si esibiranno sabato 31 maggio a Romagnano.
«Bastian contrari» in occitano, ma
anche in dialetto trentino, è colui che ha spirito di
contraddizione, contesta e non si sottomette. Patrick Vaillant,
magnifico polistrumentista nizzardo, riconoscendosi in questa
definizione non solo come carattere ma anche per le inclinazioni
musicali e la ricerca anticonformista sviluppata su uno strumento
tradizionale come il mandolino, ha realizzato un album «Bastian
contrari» che recupera questa idea. Proprio Vaillant sarà il
protagonista del concerto di sabato sera, 31 maggio, al Teatro
oratorio di Romagnano (dalle 21). Ad accompagnarlo quattro
musicisti nizzardi al 100%, come lui «Bastian contrar»: Laurent
Valette (harmonica), Serge Pesce (chitarra preparata), Jean-Louis
Ruf Costanzo (mandoloncello) e Jean-Luc Danna (batteria).
L'opportunità di ascoltarli a Trento (nel nuovissimo Teatro di
Romagnano), nell'ambito del Festival dell'Economia e della rassegna
Planet world/Identità sonore, arriva da un breve tour di tre date
che toccherà Udine, Trento e Varazze (dove si tiene annualmente un
importante festival internazionale sul mandolino).
Il disco «Bastian contrari» è composto di undici canzoni originali,
che costituiscono un viaggio fortemente pregno di elementi
provenzali, ricco di imprevedibili colori sonori, arrangiamenti
minuziosi, invenzioni, sberleffi, fuori da ogni schema, ma sempre
accessibile e intrigante. Il nuovo lavoro di Patrick Vaillant,
pioniere del genere neo-trad occitano, mandolinista innovatore,
compositore, suggella un momento di fervore discografico se
consideriamo che nel 2007 è uscito anche «Chin na na poun»
(Daqui/Harmonia Mundi, 2007) con Manu Theron (canto) e Daniel
Malavergne (tuba), un'opera dedicata al poeta e chansonnier Victor
Gelu, mentre sta per uscire anche il terzo capitolo del «Melonius
quartet», quartetto di mandolino moderno con cui Patrick ha avviato
il suo percorso di «liberazione» di questo piccolo e antico
strumento, una pacifica «battaglia» di libertà estetico-musicale
che Patrick conduce attraverso il Fronte di liberazione del
mandolino e il festival Mandopolis.
La carriera di Vaillant si avvia a superare la soglia dei
trent'anni ed è ricca di pagine fondamentali della musica acustica
e di radice tradizionale europea.
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