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Festival dell’Economia: la democrazia in Europa – Di M. Soliani

Un folto numero di pacifici e giovani ammiratori ha accolto Mario Monti a Trento

Una città relativamente tranquilla è quella che ha accolto l’ex premier nella sua visita a Trento in occasione del Festival dell’Economia.
Ci si aspettavano scontri mentre invece il tutto è trascorso nella più assoluta tranquillità tanto da permettere a questi di fare persino un breve giro in città.
Nell'incontro della serata al teatro sociale erano presenti Mario Monti, Goulard Sylvie, Europarlamentare dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa, e Lucrezia Reichlin.
 
Nonostante le premesse non ci si aspettava una simile affluenza anche visto quanto avvenuto negli ultimi tempi ( il risultato elettorale disastroso e i problemi interni a Scelta Civica, partito fondato da monti), l'evento invece vantava una cospicua partecipazione da parte della popolazione autoctona e dei giovani.
Nella prima fila, tra le autorità, erano presenti, oltre al presidente Pacher e all'assessore Olivi, anche Lorenzo Dellai, capogruppo alla camera di Scelta Civica e fino a pochi mesi fa presidente della provincia autonoma di Trento.
 
Il titolo dell'incontro riprende l'omonimo libro dal titolo «La Democrazia in Europa».
Il libro tratta del problema che sta affliggendo gli europei: ovvero essere forti come Europa unita ma senza cedere sovranità nazionale. Questa é pura contraddizione e si dovrebbe rileggere e prendere spunto, come viene detto dal libro, da Tocqueville, autore di un’opera capitale sulla democrazia in America.
A riguardo vi è una famosa battuta in Europa: «Non tutti i tedeschi credono in dio, ma tutti credono nella Bundesbank».
Nel libro si pongono domande su cosa sono gli equilibri di potere.
 
È presente quindi nel testo un ampia riflessione sulla modifica del parlamento europeo e sulla modifica della governance, quella attuale, a riguardo, si é dimostrata non valida causando tutto ciò che ha portato all'attuale crisi.
Goulard Sylvie ha ribadito l'esigenza di istituire un vero e proprio sistema politico all'interno delle istituzioni europee poiché è necessario che l’esecutivo possa essere controllato anche da un organo legislativo, preposto anche a sfiduciarlo o a non approvare le sue decisioni, a oggi arbitrarie.
L’attuale crisi delle istituzioni europee si è verificata anche con la situazione che ha riguardato l’isola cipriota nei scorsi mesi.
 
Di taglio storico l'intervento di Mario Monti. Nell'intervento ha affermato che, grazie alle sue decisioni e alla sua persona, ha dato una sferzata decisiva per le sorti della nazione.
Lo «scudo antispread» non é ancora stato utilizzato e l'Italia non ne ha necessitato grazie alle politiche adottate dal suo governo che sono sempre state volte all'indipendenza e alla salvaguardia del sistema democratico.
 
Per quanto riguarda il disavanzo di bilancio, il nostro paese ha appena riottenuto un tesoretto sui 20 miliardi grazie alla chiusura dell’infrazione, ha espresso la convinzione di non spenderlo inutilmente.
Dobbiamo, nella sua ottica, tralasciare il concetto di disavanzo o di deficit e puntare a un costante pareggio di bilancio.
Il disavanzo ci può eventualmente stare solo in caso di importanti investimenti nazionali.
Secondo l'ex premier un altro problema é la crisi della politica. In alcuni paesi bipolari questo sistema é scomparso e ormai ci stiamo avviando a una nuova fase.
In Grecia ciò già si è verificato e anche l’Italia, con le ultime politiche, ha dimostrato l’ormai fine del bipolarismo.
 
Michele Soliani
[email protected]

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