Mostra fotografica al Museo MAXXI, Roma fino al 29 gennaio
Sei fotografe Yazide raccontano il dramma del loro popolo, sfuggito all’ISIS
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Iraq del nord: nel mese di agosto del 2014 oltre 400.000 persone della comunità yazida sono costrette a fuggire davanti all’avanzata e alle violenze immani dell’ISIS.
Molte di loro rimangono intrappolate a Sinjar (nella provincia di Ninive), dove vengono giustiziate o ridotte in schiavitù.
Solo alcuni Yazidi riescono a rifugiarsi sulle montagne, per poi riparare nei campi profughi del Kurdistan iracheno.
Tra loro c’è una dozzina di ragazze, vittime ma anche testimoni d’eccezione della tormentata vicenda della loro comunità: con la macchina fotografica danno espressione alla quotidianità, ai bisogni ma anche alla speranza dei profughi yazidi che vivono nel campo di Khanke.
Dalla loro osservazione nascono decine di scatti che mostrano la precarietà allo stesso tempo estrema ma dignitosa di un popolo tenace.
Scatti notevoli – nei quali si intrecciano la sofferenza degli anziani e l’allegria, nonostante tutto, dei giovani - approdati oggi al museo Maxxi di Roma, dove rimarranno esposti fino a domenica prossima….
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