Da sabato 16 novembre a Palazzo Roccabruna, Trento
«Il mutare dell’eternità»: immagini e parole per riflettere sul rapporto tra uomo e natura
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«La percezione della bellezza è un test morale», scriveva Henry David Thoreau, riflettendo sul rapporto tra l’uomo e la natura.
Non hanno avuto paura di mettersi alla prova Luca Chistè, sociologo e fotografo, e Terri Maffei Gueret, creativa e grafica, figlia della Guida Alpina Clemente Maffei Gueret, e hanno affrontato questo «test» in un modo del tutto originale: collocando una fotocamera a Madonna di Campiglio su un terrazzo prospiciente le Dolomiti di Brenta, posizionata su un treppiedi, inquadrando nell’obiettivo una porzione di paesaggio che includeva la cima Sella e la bocca di Tuckett, la cima Tosa, la Bocca di Brenta.
Per tredici mesi, hanno avuto così il loro punto di osservazione sul «mutare dell’eternità».
Negli oltre 3.000 scatti ottenuti, infatti, si sono sovrapposte e intersecate due distinte scale temporali: quella eterna, mutevole nell’apparenza, ma immutabile nella sostanza, della natura; quella limitata ed effimera, dell’esperienza umana.
«È in questa relazione temporale, che metaforicamente rinvia a due possibili cicli di vita, posti su scale dimensionali diametralmente opposte, ma che interagiscono costantemente, che va rinvenuta la chiave di lettura di questo progetto fotografico», scrivono gli autori nell’introduzione al catalogo della mostra Il mutare dell’eternità, che sarà inaugurata sabato 16 novembre alle 17.30 a Trento, nelle splendide sale di Palazzo Roccabruna.
La mostra aprirà gratuitamente al pubblico dal 21 novembre – giorno di apertura della manifestazione Trentodoc: bollicine sulla città - al 04 gennaio, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Dolomiti UNESCO, Trento Film Festival e Trentino Marketing in occasione dei dieci anni del riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio UNESCO.
Nelle immagini esposte, selezionate dagli autori per la mostra, le luci, le atmosfere, i colori, il rapporto fra il cielo e la terra, variano moltissimo, e mettono lo spettatore di fronte a una natura ciclicamente mutevole nell’apparenza, ma immutabile ed eterna nella sostanza, se rapportata alla vita di un essere umano.
Per accompagnare la visione di queste immagini e sollecitare la riflessione, Terri Maffei Gueret ha cercato e raccolto alcuni aforismi a tema e diversi testi estratti dalla lettura di libri di grandi alpinisti, da Hermann Buhl e Emilio Comici.
Gli scatti per le riprese sono stati registrati in formato NEF/RAW da una Nikon DF, con automatismo a priorità di diaframma e obiettivo a focale fissa, 50mm f/2.0, preimpostato sul diaframma a f/8,0 e con una messa a fuoco selettiva operata sul medesimo punto di ripresa.
Sono stati quindi selezionati con un accurato lavoro di editing, postprodotti interpretati e infine stampati, con tecnica fineart su carta Hahnemühle Silk Baryta da 310 gsm - 100 % a-cellulosa, da Luca Chistè.
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