A Vipiteno i Carabinieri hanno dovuto usare il taser
Purtroppo però l’uomo è andato in arresto cardio circolatorio e ha cessato di vivere. Disposta l’autopsia
Nella nottata di ieri 9 luglio, i Carabinieri della Compagnia di Vipiteno sono intervenuti presso l’abitazione privata di un soggetto che aveva chiamato il 112, in evidente stato di agitazione, segnalando la presenza di persone non meglio precisate al di fuori della sua stanza.
I Carabinieri immediatamente intervenuti unitamente a personale sanitario tentavano di accedere all’appartamento ma l’uomo, in evidente stato confusionario dovuto presumibilmente all’uso di alcool e stupefacenti, si rifiutava di aprire urlando frasi sconnesse e lanciando il mobilio all’interno della stanza.
Neanche le successive rassicurazioni, effettuate dall’Operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Vipiteno chiamato ripetutamente dallo stesso soggetto il quale continuava a riferire che ci fossero persone sconosciute alla sua porta, che questi erano “veri” Carabinieri venuti ad aiutarlo riuscivano a calmarlo tanto che ad un certo punto si lanciava dalla finestra, da un’altezza di circa 2 metri e mezzo.
Nonostante la violenta caduta il soggetto si rialzava e subito si lanciava contro i Carabinieri nel tentativo di aggredirli inveendo contro di loro e costringendoli ad utilizzare il dispositivo ad impulsi elettrici taser in dotazione.
Lo stesso seppur colpito continuava ad opporre resistenza obbligando i militari ad immobilizzarlo a terra per permettere così ai sanitari di poter procedere alle cure del caso ed evitare che lo stesso potesse continuare ad essere pericoloso sia per sé che per gli altri.
Dopo alcuni minuti il soggetto accusava un malore costringendo il medico d’urgenza già presente sul posto ad effettuare le manovre di rianimazione, le quali purtroppo non riuscivano ad evitare che l’uomo venisse colpito da arresto cardio circolatorio decedendo dopo oltre un’ora.
Nel corso della successiva perquisizione nella stanza i Carabinieri rinvenivano alcune dosi di stupefacente probabilmente cocaina ed alcoolici vari ritenuti, verosimilmente, la causa del grave stato di agitazione e di confusione in cui versava il soggetto.
L’uomo, residente fuori provincia, già in passato si era reso protagonista di episodi simili.
Le cause del decesso sono, tutt’ora, al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che ha disposto l’autopsia nell’ambito di un procedimento penale aperto a carico di ignoti.
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