Malga Coredo, bambina intossicata dall’acqua
Sequestrate la sorgente e le tubazioni, il NAS ha prelevato 11 nuovi campioni
I fatti risalgono a luglio dello scorso anno, quando una bambina di due anni e mezzo era rimasta intossicata dopo essere stata in Malga Coredo con i genitori.
I medici avevano stabilito che la piccola era stata colpita dalla «Sindrome emolitico-uremica», una gravissima intossicazione causata dal batterio dell'Escherichia coli.
Ovviamente i sospetti sono subito caduti sulla malga dove l’avevano portata i genitori, ma non era stato possibile stabilire se l’intossicazione fosse stata provocata dall’acqua o dal formaggio.
La Procura di Trento aveva posto sotto sequestro la sorgente e indagato il responsabile della malga, mentre la sindaca di Predaia aveva firmato l’ordinanza che vietava l’utilizzo dell’acqua a fini potabili.
Nei giorni scorsi la Procura ha posto sotto sequestro anche le tubature e iscritto nel registro degli indagati altre due persone.
Il NAS, infine, ha prelevato 11 campioni di acqua da sottoporre alle analisi, che affiancheranno i risultati di quelle già fatte a suo tempo e che rivelavano la presenza del batterio.
La sindrome emolitico-uremica (SEU) è una malattia grave che insorge solitamente nei bambini e comporta la formazione di piccoli coaguli di sangue in tutto il corpo, che bloccano l'apporto di sangue a organi vitali come il cervello, il cuore e i reni. I sintomi variano a seconda del sito in cui si formano i coaguli. L'infezione si contrae perlopiù attraverso l'ingestione di cibi contaminati dal batterio. La malattia può essere letale, ma il 90% guarisce se curato correttamente. Al Policlinico di Milano c’è un Centro dedicato per combatterla. La forma tipica della Sindrome, associata alla diarrea, solitamente regredisce spontaneamente con una terapia di supporto. Tuttavia, tale terapia prevede l'emodialisi in oltre metà dei pazienti. Le trasfusioni di sangue sono indicate se l'emoglobina è al di sotto di 7-8 g/dl. |
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