Bolzano, violenza e atti persecutori: arrestata una 35enne
La donna aveva violato il divieto di avvicinamento per aggredire l’ex compagno. Essendo recidiva, il questore ha disposto per lei la «sorveglianza speciale»
Sono quasi all’ordine del giorno, purtroppo, le richieste a seguito di aiuto delle quali le Forze dell’Ordine sono chiamate ad intervenire d’urgenza per far fronte a situazioni di violenza domestica o di atti persecutori.
Quanto accaduto nella serata di ieri tuttavia, ha lasciato sorpresi anche i Poliziotti che sono stati inviati a risolvere una situazione del genere.
In questo caso una pattuglia della Squadra Volanti della Polizia di Stato, impegnata nei normali servizi di prevenzione generale e di controllo del territorio, transitando in Largo Kolping notava una violenta lite tra un uomo ed una donna: quest’ultima, dopo aver trattenuto con forza l’uomo che stava con lei, tentava di strappargli dalle mani il telefono cellulare.
Intervenuti immediatamente, gli Agenti riuscivano a bloccare entrambi, con non poca fatica visto lo stato di grave alterazione ed agitazione della donna, che non aveva alcuna intenzione di desistere dalla sua reazione violenta.
Dopo aver condotto presso gli Uffici della Questura entrambe le parti, gli Agenti potevano ricostruire quanto accaduto poco prima: l’uomo – che da qualche tempo aveva interrotto la relazione sentimentale con la donna, peraltro già destinataria della Misura cautelare del Divieto di Avvicinamento e di Contatto nei suoi confronti emessa dal Tribunale di Bolzano per precedenti atti di violenza – aveva casualmente incontrato la ex compagna in un Locale del Centro storico del Capoluogo, vicino a Piazza Erbe. Incurante del provvedimento cautelare a suo carico la donna dapprima minacciava di colpirlo con un vassoio e poi aveva preteso di farsi consegnare il telefono cellulare dell’uomo.
Al rifiuto di questi, la donna aveva iniziato a rincorrerlo per tutto il Centro, fino ad arrivare a Largo Kolping, dove riusciva a bloccarlo, per poi aggredirlo sino all’arrivo della Polizia.
Una volta condotta negli Uffici della Questura, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria la donna, in considerazione della gravità dell’accaduto, della constatata violazione della Misura Cautelare e della recidiva di tali comportamenti, veniva dichiarata in arresto e messa a disposizione della Autorità Giudiziaria.
Per gli stessi motivi, e considerati i precedenti specifici della donna, il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori ha avviato l’iter procedurale per l’applicazione nei suoi confronti della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.
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