Fugatti firma il decreto che formalizza la Giunta provinciale
Rispettati dunque i termini previsti dalla legge. Ma la lista ufficiale verrà presentata sabato alle 11 nel corso di una conferenza stampa – L'ultima ipotesi sui nomi
Quando 10 giorni fa Fugatti fu proclamato ufficialmente Presidente della Provincia autonoma di Trento, gli avevamo chiesto se adesso per formare la giunta i partiti avrebbero «fatto a cornate» (sic).
E lui ci aveva risposto che sarebbe andato tutto liscio perché i risultati delle elezioni non lasciavano dubbi.
Secondo una previsione «prudenziale», martedì o mercoledì scorso avrebbe dovuto comunjicare i nomi.
E invece qualche problemino c’è stato, dato che il tutto è andato avanti fino all’ultimo minuto concesso dalla legge: la mezzanotte di oggi, venerdì 17 novembre. In barba alla superstizione.
Però i nomi e gli incarichi verranno comunicati domani alle 11 in una conferenza stampa indetta apposta.
Che ci sia ancora qualche nodo da sciogliere? Ufficialmente no, dato che la delibera deve portare la data di venerdì 17.
Pensar male non è bello. Ma - come diceva Andreotti - il più delle volte ci azzecchi.
Pare - e ripetiamo doverosamente pare - che ci sia ancora qualche dubbio sulla vice presidenza. La Gerosa l’aveva pretesa con l'accordo elettorale in cambio della rinuncia alla sua candidatura alla presidenza.
Comunque sia, le ipotesi più accreditate portano a seguenti risultati.
Due assessorati alla Lega, due assessorati a Fratelli d’Italia, uno alla Lista per Fugatti, uno al PATT e uno alla lista Civica.
Presidente Maurizio Fugatti.
Lista per il Presidente: Achille Spinelli vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico, alla ricerca e all’Università.
Lega: Roberto Failoni al Turismo, commercio e artigianato; Giulia Zanotelli all’Agricoltura e Enti locali.
Fratelli d’Italia: Francesca Gerosa alla Istruzione e Cultura; Claudio Cia ai trasporti.
PATT: Mario Tonina alla Sanità e Cooperazione.
Lista Civica: Mattia Gottardi alla Urbanistica e allo Sport.
Oltre al presidente, gli assessori sono sette. I conti non tornano?
La legge provinciale prevede una Giunta di sei assessori eletti consiglieri, più un settimo assessore esterno, scelto per la sua preparazione tecnica.
Evidentemente uno di questi dovrebbe dimettersi da consigliere e divenire assessore «tecnico» esterno. Non è una bella soluzione, ma i conti devono pur quadrare.
Ma queste, per quanto realistiche, sono pure ipotesi, quello che i giornali definiscono «toto-assessori.
Domani alle 11 potremo confermare o correggere l’ipotesi di cui sopra.
Commenti (0 inviato)
Invia il tuo commento