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Il presidente Fugatti autorizza l'uccisione dell’orsa F36

Ha dato al Corpo forestale l'ordine di procedere all'immediato abbattimento

Le ragioni della decisione risalgono ai fatti dello scorso 30 luglio, quando l’orsa F36 aveva assediato un escursionista che si era rifugiato su un albero, mentre un altro lo aveva fatto fuggire.
Una settimana dopo l’orsa si era avvicinata a una coppia, che però l’aveva scacciata facendo rumore con le racchette da passeggio.
L’orsa - che ha 6 anni su un’aspettativa di vita media di 10 in libertà e anche 20 in cattività – non aveva mai manifestato insani interessi nei confronti dell’uomo.
 
La motivazione della delibera del presidente Fugatti prende origine dal fatto che non si possono escludere altri incontri ravvicinati e che si vuole evitare un'altra tragedia come quella che ha sconvolto la famiglia Papi.
«Una rimozione che non comprometterebbe lo stato di conservazione dell’orso bruno in Trentino», – si legge nella delibera. –
Ovviamente la motivazione attinge alle condizioni espresse più volte dall’Ispra, che in questo dato ha appunto dato parere favorevole.
 
Inoltre la captivazione dell’orsa non sarebbe possibile in quanto il recinto del Casteller contiene già il numero massimo di esemplari ospitabili.
Va da sé che le associazioni animalistiche hanno annunciato ricorsi e manifestazioni volte a impedire quello che ritengono essere un inutile spargimento di sangue.




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