Il Tar accoglie il ricorso contro l’abbattimento dell’orsa F36
Secondo il tribunale amministrativo non va uccisa ma portata al Casteller in cattività
Fugatti aveva firmato il decreto di abbattimento immediato dell’orsa F36 in quanto considerata pericolosa.
Per immediato, intendeva dire a vista, cioè senza la cattura preventiva.
Le associazioni animaliste aveva presentato immediato ricorso affinché tale decreto venisse sospeso e il Tar lo ha accolto.
Secondo il Tar, l’unica soluzione non è l’abbattimento ma la sua captivazione al Casteller.
Lo avevamo chiesto anche noi nell’intervista fatta al presidente non molto tempo Fugatti fa aveva risposto che al Casteller non c’è posto. Al massimo possono essere contenuti tre plantigradi e quelli ci sono già.
Il Casteller era stato progettato per il ricovero temporaneo di animali selvatici in difficoltà, da rimettere in libertà a fine cure.
Portare l’orsa F36 al Casteller potrebbe dunque scatenare una rissa tra plantigradi, con risultati non lontani da quelli voluti da Fugatti.
Il Tar inoltre ha chiesto anche di presentare entro 10 giorni una copia del parere ottenuto dall’Ispra. Come dire che non ci crede.
Comunque, il caso verrà discusso in udienza il 12 ottobre, tra un mese.
Speriamo che nel frattempo non accada nulla alle persone che vivono in montagna.
Gli animalisti hanno confermato per sabato 16 settembre la mobilitazione contro la caccia e contro i decreti Fugatti.
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