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Otto proposte concrete per Istituzioni e Società

Sono state presentate sabato scorso presso l'auditorium di Palazzo Prodi dell’Università di Trento, alla presenza di circa 200 persone

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«Nel luogo simbolo del cambiamento climatico, le Dolomiti, in un territorio al quale siamo fortemente legati anche attraverso la presenza dei nostri agenti, nasce una nuova speranza su un tema globale e cruciale per tutti – ha dichiarato Giacomo Gigantiello, CEO del Gruppo assicurativo AXA Italia. Nel Manifesto, idee concrete nate da un format incentrato sul valore dell’inclusione, per cogliere il meglio dalla commistione tra background, esperienze e generazioni diverse, con il forte coinvolgimento dei giovani, a partire dagli studenti universitari dei migliori atenei italiani, che hanno messo a disposizione il loro entusiasmo e la loro freschezza per trovare, insieme, soluzioni pragmatiche per il futuro della società».
 
La sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico sono al centro della strategia di AXA Italia, sia in termini di investimenti e di offerte di protezione proposte dalla sua rete di agenti presenti capillarmente anche nel territorio trentino, che di iniziative di sensibilizzazione verso le istituzioni, come la Conferenza delle Dolomiti, che ha ancora una volta messo in luce quanto il nostro Paese possa e debba ancora fare se, nonostante il 98% dei suoi territori sia esposto a rischi connessi al cambiamento climatico, è dopo la Grecia, quello con il più basso livello di copertura assicurativa.
Otto i punti presentati – alla presenza delle istituzioni locali - per dare una nuova speranza al clima, da una rappresentanza di studenti del Master in Transformative Sustainability POLIMI-Bocconi.
 
Tra le proposte, si è insistito sull’introduzione di assemblee di cittadini e coinvolgimento di associazioni industriali su tavoli istituzionali come quello della COP28, ma anche sull’importanza di finanziare il costo sostanziale della transizione energetica sfruttando i risparmi generati da un modello energetico più distribuito.
Come ulteriori proposte, la possibilità di introdurre uno schema flessibile di solidarietà per offrire assistenza ai Paesi colpiti da emergenze climatiche cui i Paesi contribuiscano in base al proprio Pil e di migliorare il sistema dell'ESG introducendo un'istituzione credibile e indipendente, supportata da agenzie competenti, che definisca gli indicatori di sostenibilità.
 
O ancora, è emersa l’esigenza di espandere la sperimentazione nelle città per testare le innovazioni (ad esempio, droni per le consegne, guida autonoma e strade digitali), di istituire un calendario realistico per la riduzione delle emissioni con obiettivi annuali e un sistema di premi e sanzioni non solo per gli Stati o le aziende, ma anche per le famiglie, in base alla capacità di modificare, in senso virtuoso, i propri comportamenti.
Infine, attenzione è stata assegnata alla necessità di dare priorità agli investimenti nelle reti e nelle infrastrutture di stoccaggio dell'energia e a destinare risorse alla ricerca e allo sviluppo per ridurre la concentrazione di materiali rari in pochi Paesi (soprattutto nella ricerca di alternative alle batterie al litio).
 
Elemento distintivo della Conferenza, la portata globale unita allo stretto legame con il territorio, grazie anche alla partnership con la Provincia di Trento e al coinvolgimento delle aziende della regione, e un format innovativo, incentrato sul valore della contaminazione positiva di idee, della multigenerazionalità e dell’inclusione, per mettere a fattor comune background e punti di vista differenti, con una sempre maggiore apertura alle nuove generazioni, attraverso il contributo fattivo di studenti universitari e giovani ricercatori che hanno dato un contributo fattivo e di valore nella stesura delle proposte.

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